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L’appello del tech europeo per la “sovranità digitale”

von der leyen commissione ue

Mettere il digitale al centro dell’agenda europea per arrivare a competere con i colossi statunitensi e asiatici. Arrivare, di fatto, ad una ‘sovranità digitale’. L’appello rivolto alla Commissione Ue arriva dall’Euta, European tech alliance. Ovvero, i big del tech europeo, come BlaBlaCar e Spotify.

L’alleanza tecnologica lancia quindi un manifesto per coinvolgere nel processo di sviluppo digitale la vasta comunità delle aziende europee, promuovere la responsabilità etica del settore, creare gli strumenti finanziari e le condizioni per favorire gli investimenti e la crescita, ma anche avere un sistema di tassazione “giusto per tutti a livello globale”.

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Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, in una foto del 7 November 2017. Photo by: Silas Stein/picture-alliance/dpa/AP Images

 

“Stiamo assistendo a un cambio di paradigma: per la prima volta, l’Europa considera il settore digitale come strategico” spiega all’ANSA il presidente di Euta, Gianpiero Lotito, cofondatore della pavese Facilitylive. “In questa fase storica, senza un’industria digitale forte soffre tutta l’industria europea”, continua Lotito. Per quanto riguarda la tassazione delle compagnie tecnologiche, il presidente di Euta spiega che l’ideale sarebbe “avere un sistema omogeneo a livello globale, perché le disparità di trattamento fra Paesi Ue o fra continenti hanno rappresentato una debolezza per le aziende. Bisogna restituire maggiore competitività al mercato europeo”.

“Tuttavia, il problema fiscale è uno di una serie di problemi che riguardano un cambio di paradigma – puntualizza Lotito – le istituzioni e le aziende digitali stanno lavorando nella stessa direzione per creare, finalmente, un ecosistema digitale europeo”. È quindi un segnale “molto positivo” che la nuova Commissione “abbia da subito dichiarato di volersi impegnare molto in questo senso”, chiosa Lotito.

Proprio in giornata sul tema tassazione è intervenuto il ministro dell’economia Roberto Gualtieri. “L’Italia ha appena chiesto alla Commissione europea di presentare una direttiva su una tassazione minima effettiva” delle multinazionali, in particolare i colossi del web che spostano profitti verso giurisdizioni favorevoli. “Siamo molto vicino chiudere un accordo di cooperazione rafforzata a livello europeo per una tassa sulle transazioni finanziarie che si configura come sostanziale conferma del modello già in vigore” in Italia.

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