L’impegno nella sostenibilità di EssilorLuxottica, inclusa da Fortune nella classifica Change the World di quest’anno, si concretizza nell’aiuto a chi non ha accesso alle cure e agli occhiali.
‘To see the beauty of life’, vedere la bellezza della vita. ‘Seeing the world better’, vedere meglio il mondo. Già da questi claim, il primo targato Luxottica, il secondo Essilor, si capisce che i due colossi, insieme contano oltre 150mila dipendenti, erano destinati ad incontrarsi. Non è un caso che le prime righe dedicate alla sostenibilità che si leggono sul sito recitino: “EssilorLuxottica è la perfetta sintesi della lunga storia di sviluppo sostenibile di Essilor e Luxottica, che hanno sempre posto etica e responsabilità d’impresa al centro delle relazioni con gli stakeholder”.
Aiutare a vedere bene, vedere meglio, per godere della bellezza del mondo che ci circonda, per guardare lontano e vedere un futuro migliore è la prima e fondamentale azione di responsabilità di chi produce occhiali e lenti, da vista e da sole. Nasce dall’idea della bellezza dell’universo, visibile agli occhi di tutti, che si concretizza nella ricerca dell’equilibrio tra benessere delle persone, rispetto dell’ambiente, etica e trasparenza delle relazioni.
Prima ancora del Codice Etico, che fissa i principi e i valori fondamentali che ispirano il modo di fare imprese del Gruppo e si applica a tutte le società nel mondo, prima ancora della visione sulle politiche di sostenibilità, che si reggono su quattro pilastri – ricerca dell’eccellenza, benessere e salute degli occhi attraverso la qualità dei prodotti, responsabilità sociale, protezione e cura dell’ambiente – e aderiscono all’Agenda globale 2030 dell’Onu e alla Conferenza di Parigi sul clima, viene la vista. L’impegno ad aiutare coloro che altrimenti non avrebbe accesso alle cure e agli occhiali.
La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di ottobre.
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