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Questa cabina di design offre un tetto e privacy agli homeless

Il design è semplice quanto funzionale: un modulo con un letto, un piccolo armadio e un tetto che chiude la “cabina” come la saracinesca di un negozio. Sono le caratteristiche base del progetto Dome, realizzato dallo studio di architettura di Los Angeles Perkins&Will, che ha risposto a una chiamata del sindaco della città degli angeli. Lontano da Hollywood e dalle mega ville con piscina, infatti, c’è l’altra faccia di Los Angeles, quella di una città che sta vivendo una crisi abitativa che porta circa 25 mila persone a vivere in strada. Per affrontare la situazione, il sindaco della città ha lanciato il programma “A bridge home”, che cerca soluzioni per aiutare tutti gli homeless costretti a dormire sul marciapiede, senza alcun riparo né privacy.

Il progetto Dome prevede la realizzazione di micro moduli abitativi, che possono essere costruiti in blocchi, ad un costo di 4.749 dollari: un prezzo leggermente più alto di un arredamento low cost e sicuramente più basso di un set di qualità composto da letto, armadio, sedia. I moduli Dome possono essere inseriti in una stanza o all’aperto: permettono di avere un tetto qualora montati in strada e garantiscono un po’ di privacy.

Per realizzare il modulo con l’arredamento, i designer hanno stretto una partnership con Shield, una società che normalmente si occupa di produrre mobili per ospedali e cliniche. Per questo, tutte le componenti di Dome sono realizzate in materiale durevole e molto resistente: la scelta di un altro tipo di costruzione più leggera avrebbe sicuramente abbassato i costi ma anche la durevolezza del modulo. “Abbiamo provato a coniugare attenzione ai dettagli e qualità di modo che le persone potessero sentire che hanno un valore: questo aspetto per noi è una parte importantissima del progetto. Non si tratta solo di offrire un letto a quante più persone possibile: è una questione di qualità” ha detto Yan Krymsky, direttore dello studio Perkins&Will. La cabina destinata ai senza tetto è grande circa due metri quadrati, ha un armadio che si può chiudere a chiave, un mobiletto con mensole, un letto e una presa elettrica. Il modulo può essere più o meno aperto a seconda della privacy che si vuole ottenere: ha un tetto che si può chiudere totalmente, e delle luci di passaggio all’esterno per permettere di muoversi tra i moduli senza la necessità di ulteriore illuminazione. Ogni unità si può trasportare a pezzi, e un camion normale ne può trasportare fino a 32.

L’obiettivo del progetto è offrire agli homeless di Los Angeles una cabina abitativa più dignitosa rispetto alle soluzioni di fortuna, nell’attesa che tutti possano vedersi assegnato un tetto vero. Un prototipo del progetto verrà presentato all’A+D Museum di Los Angeles dove i designer lo metteranno a disposizione del pubblico per poterlo testare dal vivo. Qualora altre città volessero dotarsi dei moduli abitativi Dome, il team è pronto a realizzarli su larga scala. Ad ogni modo, dicono dalla Perkins&Will è già qualcosa aver acceso un faro in un settore dove i designer sono chiamati a pensare soluzioni nuove. “Penso che l’obiettivo più grande sia puntare l’attenzione su un settore finora per lo più ignorato dal mondo del design. Invece è qualcosa che richiede disperatamente innovazione, attenzione ed energie” dice Krymsky.

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