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Con Tiffany gli utili Lvmh aumenteranno del 5% nel 2020

Lvmh Tiffany

Alla fine il punto di incontro si è trovato. Arnault si è comprato Tiffany. È stato raggiunto un “accordo definitivo per l’acquisizione di Tiffany da parte di Lvmh al prezzo di 135 dollari per azione. La transazione vale per Tiffany circa 14,7 miliardi di euro, ovvero 16,2 miliardi di dollari”, riferisce la nota congiunta della gioielleria americana e del colosso europeo di Bernard Arnault. Alla fine il prezzo che Lvmh pagherà per Tiffany è appena superiore alle ultime indiscrezioni (135 dollari) e corrisponde a 26 volte il rapporto prezzo/utili 2020.

A sottolinearlo sono gli analisti di Equita che calcolano “un aumento degli utili 2020 del 5% circa”, mentre in Borsa a Parigi il titolo guadagna l’1,5% a 402,20 euro. L’impatto marginalmente diluitivo in termini di creazione di valore (-1%) è “più che accettabile a nostro avviso considerata l’opportunità strategica dell’operazione e il potenziale di ulteriore accelerazione del business che Lvmh potrebbe imprimere a Tiffany”. Tiffany infatti aumenta l’esposizione di Lvmh al mercato americano (44% del fatturato contro il 24% dei francesi e 9% per la divisione Watch & Jewelry) e soprattutto al segmento Watch & Jewelry (4,4 mld di fatturato 2019 per Lvmh contro 4 miliardi di Tiffany), con particolare focus sulla gioielleria (che Equita stima a circa 2,5 miliardi per Lvmh), “che presenta migliori prospettive di crescita, margini più interessanti e minore volatilità rispetto agli orologi”. Secondo gli analisti, inoltre, Tiffany è molto esposta al retail (oltre 320 DOS), che assicura migliore controllo del marchio e delle vendite, e vanta un portafoglio di prodotti iconici con ampia segmentazione di prezzo.

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