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Fortune Italia in edicola, il vento digitale

Ecco l’editoriale pubblicato sul numero di Gennaio di Fortune Italia

Si parla spesso, e a ragione, di doppia velocità. Vale spesso per le grandi imprese e le altre, vale sempre di più per quelle che innovano e investono in tecnologia e quelle che restano ferme. Muoversi a velocità diverse vuol dire anche ampliare il divario, separare ancora di più chi cresce e chi, inevitabilmente, è costretto ad arrendersi. La misura di questo divario è quasi sempre data dal livello di trasformazione digitale. Le potenzialità, basti pensare al 5G o all’intelligenza artificiale, stanno crescendo ad un ritmo esponenziale. Per capire a che punto siamo e dove stiamo andando, abbiamo intervistato l’amministratore delegato di Cisco Italia, Agostino Santoni. Il suo è un punto di osservazione privilegiato, essendo il suo gruppo un’eccellenza a livello globale nelle soluzioni per le imprese. Il bilancio è particolarmente significativo, perché arriva al termine di un anno che ha portato con sé una serie di anniversari importanti: 30 anni del Web, 20 anni del wi-fi, 25 anni di Cisco Italia. Sono date che spiegano anche perché chi conosce il gruppo lo identifica con la Rete. Ha appena svelato i piani per l’Internet del futuro, con la creazione di una nuova infrastruttura capace di supportare il prossimo decennio di innovazione tecnologica. Con queste premesse, le storie di impresa che Cisco accompagna servono a rendere concreto il “vento a favore” che arriva dal digitale: dalle macchine del caffè alle auto, passando per la moda e il food.

Di innovazione se ne respira tanta anche in uno Stato piccolo ma capace di diventare una vera e propria ‘startup nation’: Israele. Terra di grandi contraddizioni, e anche di conflitti irrisolti, è il centro in cui nascono e crescono una quantità impressionante di imprese innovative. In un reportage, raccontiamo come e perché tanti dei concorrenti della Silicon Valley arrivano da Tel Aviv.

Se una parte delle imprese corre, resiste ancora al cambiamento buona parte della Pubblica amministrazione. Un’analisi del rapporto della Corte dei Conti sull’informatizzazione della macchina pubblica restituisce ancora una fotografia poco confortante. Da questi dati, e dalle criticità che rappresentano, è bene partire per pensare a una reale valorizzazione di risorse che rischiano di andare definitivamente perse.

Questo che state leggendo è il primo numero del 2020, il terzo anno di pubblicazioni per Fortune Italia. Abbiamo scelto di guardare al nuovo anno con contributi diversi. Un’intervista al ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, apre uno scenario che parte dalle nuove autonomie e spazia fino alle prospettive per il decennio che si è appena aperto. Stesso approccio, dal particolare al generale, per Emanuele Grimaldi, amministratore delegato del gruppo Grimaldi: parte dallo shipping, il suo business di riferimento, per arrivare a parlare di Brexit, della guerra commerciale Usa-Cina e del futuro del commercio globale. Sempre in tema di previsioni, abbiamo raccolto il punto di vista di una economista che sta facendo parlare di sé per la sua capacità di raccontare l’economia attraverso il linguaggio dei social network: è Imen Boulahrajane, nota su Instagram come Imen Jane, che produce storie seguite da decine di migliaia di follower e che è stata chiamata per una consulenza sul linguaggio digitale dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.

Dalla redazione americana, tre approfondimenti: perché e quanto fa male la politica di Trump al business; Ford gioca la carta Mustang sull’elettrico; il grande ritorno di Mattel attraverso Hollywood.

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