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Intelligenza artificiale etica, l’impegno di Microsoft e Ibm

microsoft brad smith intelligenza artificiale

Sostenere un approccio etico all’intelligenza artificiale: è questo l’obiettivo della Call for an AI Ethics firmata da Microsoft e Ibm insieme a Fao, Governo italiano e Pontificia Accademia per la vita. Organizzazioni, aziende e istituzioni insieme, quindi, per far sì che un’innovazione potenzialmente rivoluzionaria come l’intelligenza artificiale venga implementata, in futuro, sempre al servizio dell’intelletto umano; non quindi, con lo scopo di sostituirlo.

I primi firmatari della Call esprimono così il desiderio di lavorare insieme, in questo contesto e a livello nazionale e internazionale, per promuovere una “algor-etica”, ovvero lo sviluppo e l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale secondo i principi di trasparenza, affidabilità, sicurezza e privacy, tra gli altri.

I primi firmatari dell’iniziativa sono stati Brad Smith, Presidente di Microsoft, John Kelly III, vice presidente esecutivo IBM, Dongyu Qu, Direttore Generale della FAO, il ministro Paola Pisano e Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la vita (sponsor dell’iniziativa).

“L’intento della Call – ha detto Paglia – è dar vita a un movimento che si allarghi e coinvolga altri soggetti: istituzioni pubbliche, ONG, industrie e gruppi per produrre un indirizzo nello sviluppo e nell’utilizzo delle tecnologie derivate dall’IA. Da questo punto di vista possiamo dire che la prima firma di questa call non è un punto di arrivo, ma un inizio per un impegno che appare ancora più urgente e importante di quanto fin qui fatto. Aderire a questa iniziativa comporta per le industrie che firmano un impegno che ha anche una rilevanza in termini di costi e di impegno industriale nello sviluppo e nella distribuzione dei loro prodotti. Se l’Accademia si sente chiamata a intensificare il proprio impegno per facilitare la conoscenza e la firma di altri soggetti, non di meno, la Call è un primo passo che ne prelude altri. Il testo della Call si caratterizza anche per essere un primo tentativo nel formulare un insieme di criteri etici con comuni riferimenti di valore, offrendo un contributo all’elaborazione di un linguaggio comune per interpretare quanto è umano”.

“Microsoft è orgogliosa di firmare la Rome Call for AI Ethics, che rappresenta un importante passo in avanti nella promozione di un dibattito pensato, rispettoso e inclusivo sul rapporto tra Intelligenza Artificiale ed Etica. L’impegno e il valore apportato da Sua Santità in questo dialogo è per me fonte di ispirazione. Ringrazio il Pontefice, la Pontificia Accademia per la Vita e gli altri rappresentanti della Santa Sede per l’importante annuncio di oggi” ha commentato Brad Smith, Presidente Microsoft.

Il vicepresidente di IBM, John Kelly III ha commentato che “l’intelligenza artificiale è una tecnologia incredibilmente promettente che può aiutarci a rendere il mondo più smart, più sano e più prospero. A patto che, fin dall’inizio, sia sviluppata secondo interessi e valori umani. La Call for AI Ethics di Roma ci ricorda che dobbiamo pensare con attenzione alle esigenze di chi beneficerà dell’IA e investire significativamente sulle competenze necessarie. La società avrà più fiducia nell’IA quando ciascuno potrà vedere che il suo sviluppo è basato su principi etici e che le aziende che se ne occupano stanno affrontando direttamente tutte le questioni legate alla fiducia e alla responsabilità”.

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15 February 2020, Bavaria, Munich: Brad Smith, presidente di Microsoft. Photo: Tobias Hase/dpa
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