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Coronavirus, Poste: siamo solidi, possiamo affrontare l’emergenza

Poste Del Fante postepay

“Non prevediamo un impatto significativo sulla nostra guidance” dall’emergenza coronavirus: “Siamo molto ben posizionati, possiamo far fronte a scenari di stress”. Durante la conference call sui risultati 2019 e le stime 2020 di Poste Italiane, l’Ad Matteo Del Fante rassicura sul futuro economico dell’azienda, ma anche sul presente: l’Ad osserva che dopo i primi giorni e l’emergere dei primi casi negli uffici “l’affluenza è tornata normale”, senza contare la possibilità per Poste di raggiungere i clienti “in diversi modi”, dalla piattaforma web alle app.

Inoltre Poste Italiane “è un’azienda solida e ben posizionata per fronteggiare scenari di stress”, dice Del Fante, grazie a un modello di business diversificato e mirato alle esigenze della clientela retail, a un solido stato patrimoniale e all’assenza di esposizione al rischio di credito verso le imprese, oltre alla “trasformazione industriale portata avanti negli ultimi anni”. Gli obiettivi di Poste Italiane per il 2020 inoltre tengono anche conto della continua crescita della redditività negli anni, e si prevedono stabili rispetto al 2019: si punta a 11,1 miliardi di ricavi; a un risultato operativo (Ebit) di 1,8 miliardi; a un utile netto 1,3 miliardi.

“Partendo dal presupposto che ci si possa avviare verso una stabilizzazione del contesto, continueremo a monitorare la situazione e a fare tutto quanto in nostro potere per proteggere e supportare in questo momento il nostro personale, i nostri clienti e gli stakeholder. Confidiamo nelle leve operative e gestionali del Gruppo Poste Italiane per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissi”, dichiara l’ad. Il gruppo, infatti, ammette l’imprevidibilità dovuto all’epidemia di Coronavirus, ma sottolinea anche i suoi specifici punti di forza, legati alla sua multicanalità e alla crescita del comparto digitale, che assicurano il servizio anche fuori dai tradizionali Uffici Postali. La maggior parte dei ricavi complessivi del Gruppo non sono legati all’attività commerciale di breve termine e il business model di BancoPosta è capital light, non assumendo rischio di credito, dice il Gruppo. Peraltro, la capacità di generare cassa è solida e la posizione finanziaria netta rimane positiva. Il Gruppo “è attivamente coinvolto in un giornaliero monitoraggio dell’evoluzione del virus, per una gestione proattiva dei relativi effetti”.

Dividendi e conti 2019

“Abbiamo superato per il secondo anno consecutivo i nostri obiettivi finanziari, raddoppiando l’utile netto del 2016, sulla base della crescita dei ricavi ricorrenti e di una continua attenzione alla razionalizzazione dei costi. Di conseguenza, stiamo proponendo un aumento del 5% del dividendo, in linea con l’impegno del Piano strategico Deliver 2022, e aggiornando la nostra guidance per il 2020, con una crescita costante della redditività sottostante”, dice Del Fante commentando i risultati 2019, approvati dal cda. Poste Italiane archivia infatti il 2019 conseguendo per il secondo anno consecutivo risultati superiori agli obiettivi previsti.

Registrato un incremento dei ricavi a quota 11,03 miliardi (+1,6% rispetto all’esercizio del 2018); i ricavi normalizzati sono pari a 10,65 mld (+3,2% rispetto all’esercizio del 2018), con un mix di ricavi ricorrenti e sostenibili nei settori chiave. L’utile netto di gruppo è pari a 1,34 miliardi, con una flessione del 4%. L’utile netto normalizzato per consentire una migliore comparabilità con l’esercizio precedente è in crescita del 7,3% a 1,25 miliardi. In crescita gli indici reddituali con l’ebit che segna in incremento a doppia cifra a 1,77 miliardi (+18,4% rispetto all’esercizio del 2018), al di sopra dell’obiettivo di 1,6 miliardi previsto per il 2019; il risultato operativo normalizzato è pari a 1,765 miliardi (+5,5% rispetto all’esercizio del 2018) grazie a ricavi più alti e costi ridotti. Il 2019 si contrassegna poi per una riduzione del totale costi operativi, che sono pari a 9,26 miliardi (-1,1% rispetto all’esercizio del 2018), con in corso la razionalizzazione dei costi del personale che risulta avanzata rispetto al piano, grazie all’accelerazione delle uscite volontarie; aumento degli altri costi operativi a supporto diretto della crescita e in linea con il Piano Strategico Deliver 2022. Nell’ambito del piano di rinnovamento della forza lavoro Poste Italiane prevede per il 2020 oltre 8.000 uscite concordate a fronte di oltre 6.000 nuove assunzioni per supportare la crescita del business.

 

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