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Coronavirus, i nuovi strumenti di Cdp per le imprese

Nuovi strumenti per il sostegno alle imprese colpite dall’emergenza Coronavirus. Il decreto ‘Cura Italia’, una vera e propria manovra da 25 mld, che interviene a favore di famiglia, sanità, lavoro, fisco e credito, prevede anche una sere di misure che sfruttano il potenziale del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti.

La Cassa, grazie alla disposizione contenuta all’articolo 56 del Decreto legge, metterà a disposizione un plafond per il rilascio di garanzie fino all’80% del valore dei finanziamenti erogati dalle banche al fine di agevolare l’afflusso di liquidità a imprese operanti in settori particolarmente colpiti dall’emergenza epidemiologica da “Covid-19”. Lo strumento, grazie allo stanziamento di risorse pubbliche pari a 500 milioni di euro, potrà garantire nuovi finanziamenti fino a 10 miliardi di euro rivolti alle società MID e Large Corporate italiane.

L’iniziativa -subordinata alla sua approvazione da parte del CdA di CDP e che, una volta convertito il Decreto legge, necessiterà di un Decreto attuativo del Ministero dell’Economia e delle Finanze – permette di facilitare l’accesso al credito in questa fase congiunturale estremamente delicata ed è rivolta principalmente ad aziende di medie e grandi dimensioni. In questa prospettiva, la misura è pienamente complementare con il “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” del Ministero dello Sviluppo Economico che assiste Piccole e Medie Imprese e Professionisti.

Il Decreto legge “Cura Italia”, all’articolo 69 del provvedimento, ha inoltre potenziato la dotazione del Fondo 394 per l’internazionalizzazione gestito dalla controllata SIMEST. Con la norma contenuta nel Dl, il Fondo viene potenziato con ulteriori stanziamenti , risorse che saranno veicolate per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane sotto forma di contributi a fondo perduto. L’intervento aumenta sensibilmente la capacità di sostegno del Fondo 394/81 alle strategie di sviluppo internazionale delle PMI italiane, rispondendo tempestivamente alle attuali esigenze di sostegno delle piccole e medie imprese per far fronte alla difficile congiuntura economica legata all’emergenza Coronavirus.

Le misure approvate oggi dal CDM si aggiungono ai 7 miliardi di risorse che il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti ha già attivato per far fronte alla diffusione del Coronavirus. Si tratta: dell’ampliamento da 1 a 3 miliardi del plafond “Piattaforma Imprese”, da erogare alle pmi e mic cap a tassi calmierati attraverso il sistema bancario. Queste risorse sono immediatamente disponibili e serviranno a sostenere investimenti ed esigenze di capitale circolante delle imprese nazionali. Per supportare le attività di export e internazionalizzazione, SACE ha previsto interventi per ulteriori 4 miliardi di euro, in prospettiva del Piano per la Promozione del Made in Italy coordinato da MAECI, ICE e Gruppo CDP. Si tratta di iniziative volte sia a sostenere le necessità di capitale circolante, sia a rilanciare le esportazioni e diversificare i propri mercati di riferimento.

A queste si associano il potenziamento dei finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione delle imprese, gestiti da SIMEST, e il differimento del pagamento delle rate in scadenza nell’anno 2020 dei mutui degli 8 comuni in Lombardia e di 1 comune in Veneto individuati dal DPCM 23.2.2020, che potranno corrispondere le somme dovute in un periodo di 10 anni, a partire dal 2021.

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