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Il piano di Renault: 15mila posti di lavoro in meno e 2 mld di risparmi

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Il Gruppo Renault ha annunciato il suo nuovo piano di trasformazione, che ha lo scopo di realizzare un risparmio di oltre 2 miliardi di euro in 3 anni e di porre le basi di una nuova competitività nel settore auto (stravolta dall’avvento delle nuove tecnologie e dell’elettrico), prevede un progetto di adeguamento del personale che verterebbe su misure di riconversione, mobilità interna e dimissioni volontarie. Sarebbe ripartito su tre anni e riguarderebbe circa 4.600 posti di lavoro in Francia, a cui si aggiungerebbe la riduzione di oltre 10.000 altre posizioni nel resto del mondo, fa sapere il gruppo automobilistico francese.

 

“Se il Gruppo Renault prevede di procedere ai necessari adeguamenti del personale per consentire il ritorno ad una crescita redditizia e sostenibile, si impegna a realizzarli instaurando un dialogo esemplare con le parti sociali e gli enti locali” si legge in una nota. Il piano preliminare mira a ripristinare la competitività del Gruppo e a garantire il suo sviluppo a lungo termine nell’ambito dell’Alleanza con Nissan e Mitsubishi; si basa sull’efficacia delle operazioni all’interno del Gruppo Renault, semplificando i processi, riducendo la diversità dei componenti dei veicoli e adattando le capacità industriali. Proprio pochi giorni fa l’Alleanza ha annunciato il suo nuovo corso. Seguirà un modello leader-follower: ognuna delle tre case automobilistiche si specializzerà nello sviluppo di tecnologie particolari e nella distribuzione in determinate aree geografiche. Ad esempio a Nissan andrà la leadership nello sviluppo della guida autonoma, a Renault la connettività auto e l’architettura dei motori dei veicoli elettrici, mentre tecnologia ibrida plug-in per i segmenti C/D sarà appannaggio di Mitsubishi. Circa il 50% dei modelli dell’Alleanza sarà sviluppato e prodotto nell’ambito del modello.

 

Le difficoltà incontrate dal Gruppo, la grande crisi in cui versa l’industria automotive e le situazioni di emergenza connesse alla transizione ecologica – si legge ancora nel comunicato – sono tutti elementi imprescindibili che impongono all’azienda di accelerare la sua trasformazione. Il piano preliminare tende a porre le basi dello sviluppo a lungo termine del Gruppo Renault. In Francia, si organizzerebbe intorno ad avveniristici centri di attività strategiche: veicoli elettrici, veicoli commerciali, economia circolare e innovazione a forte valore aggiunto. Questi grandi centri di eccellenza regionali con sede in Francia costituirebbero il fulcro della ripresa del Gruppo. A Flins e Guyancourt, il Gruppo riorganizzerebbe le sue attività.

 

An employee wearing a protective mask against the spread of the novel coronavirus, COVID-19, works along the assembly line that produces both the electric vehicle Renault Zoe and the hybrid vehicle Nissan Micra, at Flins-sur-Seine, the largest Renault production site in France on May 6, 2020. – To reopen following the March 17th lockdown across France, the factory has had to enforce all the safety measure required to reduce any spread of COVID-19 at the assembly plant, with workers having to wear protective masks and gloves and diving the assembly line into individual parts to spot any person-to-person contamination. (Photo by Martin BUREAU / AFP)

 

 

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