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Il nuovo modello di sviluppo dell’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi

Renault, Nissan, Mitsubishi alleanza auto

La grande alleanza Renault Nissan Mitsubishi ha annunciato il suo nuovo modello di sviluppo per il mercato automobilistico: come hanno comunicato i brand, ogni casa sarà leader in una singola tecnologia (con gli altri nel ruolo di ‘follower’) ma anche nelle diverse aree geografiche. Un modello “leader follower – si spiega in una nota – per migliorare l’efficienza e la competitività su prodotti e tecnologie”.

 

Per fare un esempio, in determinati casi e regioni geografiche, lo sviluppo della guida autonoma andrà a Nissan, la connettività delle auto a Renault, il plug-in ibrido a Mitsubishi. Così ”i singoli membri saranno il riferimento nelle Regioni in cui vantano punti di forza chiave, fungendo da gateway e meccanismo di supporto per la competitività dei partner”. L’obiettivo naturalmente è quello di ottimizzare i costi di sviluppo utilizzando “i migliori standard del settore come parametro di riferimento per la performance di prodotti, tecnologie e mercati”.

 

L’unione Renault, Nissan Motor e Mitsubishi Motors prevede insomma di sfruttare i vantaggi già esistenti dell’Alleanza in aree come quella degli acquisti congiunti per trarre vantaggio dalle rispettive posizioni di leadership e dai punti di forza geografici per sostenere lo sviluppo del business dei partner. Con l’adozione del piano leader-follower la speranza è di ridurre gli investimenti fino al 40% per i veicoli che rientrano appieno nel modello, benefici che si aggiungeranno alle sinergie convenzionali già disponibili.

 

I principi del piano leader-follower sottoscritti dai leader delle tre aziende prevede un potenziamento della strategia di standardizzazione dell’Alleanza, dalle piattaforme alle carrozzerie: in ogni segmento di prodotto quindi l’Alleanza si “focalizzerà” su un veicolo leader e veicoli follower progettati dall’azienda leader, con il supporto dei team dei follower, puntando a una produzione più competitiva possibile inclusa quella in raggruppamento, se necessario. Inoltre i tre brand andranno avanti con la condivisione dei prodotti nei veicoli commerciali leggeri, dove il modello leader-follower viene già applicato.

Renault, Nissan, Mitsubishi alleanza auto
epa08180379 (L-R) Mitsubishi Motors Chairman Osamu Masuko, Renault interim CEO/CFO Clotilde Delbos, Renault Chairman Jean-Dominique Senard, Nissan Motors CEO Makoto Uchida, and the Renault, Nissan, Mitsubishi Motors alliance general secretary Hadi Zablit, pose for photographers during a press briefing in Yokohama, Japan, 30 January 2020 (issued 31 January 2020). The three groups revealed on 30 January a new strategy to geographically divide responsibilities and to operate in the regions where they are strongest. EPA/JIJI PRESS JAPAN OUT EDITORIAL USE ONLY NO ARCHIVES

 

 

Al via anche le ”regioni di riferimento”, in modo che ogni azienda si concentri sulle aree nelle quali è più efficiente, così da “fungere da referenza per le altre per incrementarne la competitività”. In dettaglio, Nissan sarà il riferimento in Cina, Nord America e Giappone; Renault in Europa, Russia, Sud America e Nord Africa; e Mitsubishi Motors nell’ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sudest asiatico) e dell’Oceania. Anche in questo caso l’obiettivo è massimizzare la condivisione dei costi fissi e sfruttare gli asset di ciascuna azienda.

 

Anche gli aggiornamenti del portafoglio prodotto delle aziende seguiranno il modello leader-follower. Ad esempio: il rinnovamento del segmento C-SUV dopo il 2025 sarà portato avanti da Nissan, mentre le future evoluzioni del segmento B-SUV in Europa saranno appannaggio di Renault; in America Latina, le piattaforme del segmento B saranno razionalizzate, evolvendo da quattro varianti ad una sola, sia per i prodotti Renault che Nissan. Questa piattaforma sarà prodotta in due stabilimenti che produrranno sia per Renault che per Nissan; nel Sudest asiatico e in Giappone, le aziende dell’Alleanza perseguiranno opportunità selezionate nell’ambito dello stesso piano, come la collaborazione sulle Keicar tra Nissan e Mitsubishi Motors.

 

Considerando tutti questi elementi nel loro complesso, entro il 2025, circa il 50% dei modelli dell’Alleanza sarà sviluppato e prodotto nell’ambito del modello leader-follower. In termini di efficienza tecnologica, i membri dell’Alleanza “continueranno a capitalizzare gli asset esistenti per garantire che ogni singola azienda possa condividere gli investimenti su piattaforme, gruppi motopropulsori e tecnologie”. Questa condivisione, si sottolinea, “che ha già dato prova di efficienza nello sviluppo delle piattaforme e dei gruppi motopropulsori, ha permesso il lancio di successo della piattaforma CMF-B per Renault Clio e Nissan Juke, nonché della piattaforma Keicar per Nissan Dayz e Mitsubishi eK Wagon. Tra breve usciranno anche le piattaforme CMF-C/D e CMF-EV”.

 

Il modello leader-follower sarà esteso dalle piattaforme e gruppi motopropulsori a tutte le tecnologie chiave, dove la leadership sarà distribuita a seconda dell’esperienza maturata e delle prospettive del mercato. Così lo sviluppo della guida autonoma sarà affidato a Nissan, mentre le tecnologie dell’auto connessa a Renault (ma in Cina a Nissan). Ai francesi anche l’E-body, il sistema centrale dell’architettura elettrica-elettronica, e l’e-PowerTrain su piattaforma CMF-A/B mentre quallo su piattaforma CMF-EV a Nissan. Infine lo sviluppo della tecnologia ibrida plug-in per i segmenti C/D sarà appannaggio di Mitsubishi.

 

Questo nuovo business model “consentirà alle aziende partner di trarre il massimo profitto dal loro know-how e competitività per rafforzare l’Alleanza nella sua interezza in un settore automobilistico globale in profonda trasformazione”. “L’Alleanza è una partnership strategica ed operativa senza pari nel mondo automotive e ci garantisce un forte vantaggio competitivo in un panorama automobilistico mondiale in continua evoluzione”, sottolinea Jean-Dominique Senard, Presidente del Comitato Esecutivo dell’Alleanza. “Il nuovo business model consentirà all’Alleanza di trarre il meglio dagli asset e dalle capacità di performance delle singole aziende, continuando nel contempo a costruire sulle rispettive culture ed eredità. Le tre aziende dell’Alleanza copriranno tutti i segmenti di veicoli e tutte le tecnologie, in tutti i Paesi, per recare vantaggio ad ogni singolo cliente, incrementando al tempo stesso le rispettive competitività, redditività sostenibile e responsabilità sociale ed ambientale”.

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