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Un milione di pacchi consegnati al giorno, per Poste è ancora Natale

poste italiane hub bologna

In anticipo di due anni sugli obiettivi del piano industriale in settori cruciali come l’e-commerce e il digitale, con crescita a doppia cifra e volumi di consegna dei pacchi che toccano i picchi del periodo di Natale: il primo bilancio della fase 3 mette in evidenza come il Gruppo Poste Italiane sia riuscito comunque a correre nelle aree più innovative del business, mettendo a segno numeri record, pur scontando gli effetti negativi dell’emergenza sanitaria e del lockdown.

 

Il gruppo non ha paura di fare i conti con le “conseguenze pesanti” che il blocco dell’economia ha prodotto, allontanando l’obiettivo previsto dal piano industriale di portare il margine operativo a 1,8 miliardi ma l’amministratore delegato Matteo Del Fante legge il futuro con ottimismo. In settori come l’e-commerce e il digitale si stanno raggiungendo già in questi giorni gli obiettivi fissati per il 2022: “Si tratta di traguardi impensabili fino a pochi mesi fa – commenta -. Basti pensare che in questi giorni Poste consegna un milione di pacchi al giorno, esattamente lo stesso numero di consegne che abbiamo registrato durante il picco del periodo natalizio dello scorso anno”.

 

Nel primo trimestre 2020 i ricavi dei pacchi sono aumentati del 5%, con una crescita del comparto B2C determinata dall’e-commerce del 26,3% a 108,2 milioni di euro mentre i volumi sono saliti del 9,7% a 38 milioni. Risultati raggiunti anche grazie a investimenti come quello dell’hub logistico realizzato all’Interporto di Bologna, il centro di smistamento postale più importante d’Europa, che ha raddoppiato la capacità di distribuzione e lavorazione dei pacchi. A beneficiare della capillare rete logistica di Poste – 27mila portalettere, 32.500 mezzi di servizio e oltre 1.800 centri di distribuzione – durante il lockdown sono stati soprattutto i cittadini a “mobilità limitata” che hanno scelto la spesa online per ricevere a domicilio i beni di prima necessità, oltre alle imprese e ai negozianti di ogni tipologia con una propria offerta online che hanno potuto rifornire la clientela. Senza dimenticare il supporto dato alla Protezione Civile, con la consegna di dispositivi di sicurezza personale come mascherine, camici sanitari, guanti, liquidi per la sanificazione, tamponi e respiratori.

 

Il lockdown ha fatto balzare in alto anche il digitale, valorizzando l’offerta di servizi di Poste Italiane e gli investimenti per 750 milioni su manutenzione e aggiornamento delle piattaforme. “Nei tre mesi segnati dalla pandemia – continua l’Ad – abbiamo registrato un forte aumento sia dei volumi di traffico e di transazioni, con un +50% del traffico voce rispetto alle stime del Piano, sia un aumento di pari valore nell’accesso ai canali digitali e all’utilizzazione di reti terze di servizio per la consegna e il ritiro di pacchi, come quella dei punti vendita della Federazione italiana tabaccai. Altrettanto sostenuta è stata l’accelerazione nel rilascio delle identità digitali Spid, mentre abbiamo addirittura raddoppiato il volume del traffico dati”.

 

Ora anche il risparmio e gli investimenti finanziari, servizi a valore aggiunto che hanno risentito di più della fase critica dell’emergenza, stanno recuperando le posizioni pre-Covid: “Da qualche giorno siamo di nuovo allineati agli standard di febbraio – racconta Del Fante – con circa 200 milioni di raccolta lorda giornaliera tra risparmio postale e polizze vita, a cui si aggiunge la vendita giornaliera di oltre 10mila carte di pagamento e telefonia”. Da segnalare, infine, i due accordi che Poste ha perfezionato negli ultimi mesi. Il primo con il vettore digitale sennder GmbH, startup tedesca tra le più innovative del settore in grado di offrire soluzioni efficaci nel trasporto a pieno carico (Full track load), che Del Fante ha ribattezzato “Uber dell’autotrazione”: “La loro idea di business ci è piaciuta e l’abbiamo finanziata, creando la piattaforma in Italia. sennder muove ogni giorno 600 Tir lungo l’Italia e grazie a un algoritmo riesce a farli viaggiare sempre a pieno carico. Da settembre i Tir diventeranno mille”. Una scommessa vinta secondo l’Ad, perché la piattaforma riempie i Tir, paga prima della spedizione, permette il tracciamento e fa risparmiare il 20% dei costi alle aziende.

 

La seconda joint venture, che mira a rafforzare il segmento Premium dell’e-commerce, è stata perfezionata con Milkman, piattaforma logistica specializzata nell’offerta di servizi di consegna “su misura”, con cui Poste ha dato vita alla newco Milk Deliveries, grazie a un investimento di 25 milioni. Poste fornirà servizi di consegna programmata – quasi azzerando il rischio di mancata consegna – e la consegna Same-day per il recapito in giornata, tra le più richieste visto che la velocità è il più potente valore aggiunto delle vendite online.

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