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Recovery, Conte: “Da Ue decisioni di portata storica”

Conte

“Non potevamo fallire, nè accedere a mediocri compromessi, nè addirittura rinviare la decisione. Per questo con tenacia e determinazione abbiamo proseguito il confronto a oltranza, fino all’alba di ieri. Possiamo dirci soddisfatti del risultato positivo che non appartiene ai singoli, neppure a chi vi parla o al governo o alle forze di maggioranza. È un risultato che appartiene all’Italia intera”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel suo intervento al Senato sull’esito del Consiglio europeo. Il vertice europeo ha definito la portata del Recovery Fund, il piano di aiuti per i paesi colpiti finanziariamente dall’emergenza Covid, che ha assicurato all’Italia quasi 209 miliardi di fondi tra trasferimenti e prestiti.

 

L’ultimo Consiglio europeo, per Conte, ha “assunto decisioni di portata storica. Si è trattato di un vertice straordinario anche in termini di complessità, in linea con la elevata posta in gioco”, ha aggiunto. “L’Europa è stata all’altezza della sua
storia, della sua missione e del suo destino”. Il premier si è poi soffermato sul dibattito interno: “La classe politica italiana nel suo complesso ha dato una grande prova di maturità. Ringrazio anche i cittadini italiani” che “durante le settimane più dure” della pandemia hanno dato “prova di resilienza” che “ha rafforzato oggettivamente l’autorevolezza del governo italiano al tavolo delle grandi decisioni”.

 

Conte è sceso nei dettagli del piano di aiuti: “Abbiamo ottenuto 209 mld, il 28% del next generation, resta fissato a 81 mld l’ammontare dei grants per l’Italia, aumenta in modo significativo la componente di prestiti, che arriva a 127 miliardi, che possono essere impegnate fino al 31 dicembre 2023. Altro risultato rilevante del Consiglio europeo è che è meccanismo di governance preserva le competenze della Commissione – aggiunge il premier – anche il ‘freno di emergenza’ avrà durata massima di tre mesi e non ci sarà diritto di veto”.

 

Il premier ha spiegato i prossimi passi: “Siamo chiamati a profondere un intenso impegno per far sì che il percorso riformatore avviato trovi concreta attuazione. Di questo piano – ha scandito il presidente del Consiglio – abbiamo già posto le basi, individuando gli obiettivi da perseguire. Dovremo impiegare in maniera efficiente le nuove risorse”.

 

“Il governo si assume la responsabilità di predisporre” il Piano di ripresa e resilienza “con impegno, determinazione, lungimiranza, avendo consapevolezza che la credibilità dell’Italia in Europa passerà anche da qui” ha proseguito il premier Giuseppe Conte, durante la sua informativa. Il presidente ha sottolineato la necessità di “non cedere a particolarismi” perché “sarebbe un errore epocale di cui di certo non potremmo accusare l’Europa”. E ha aggiunto: “Visioni egoistiche” producono una distanza “dei cittadini dalle istituzioni”.

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