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Sono tutti impazziti per le sneakers della Lidl

Il lusso non è ciò che rientra nella definizione di lusso, ma ciò che noi decidiamo che sia lusso. O meglio si potrebbe dire che il lusso, stringi stringi, risponde a una sola regola: la scarsità.

Ci eravamo abituati alla corsa vertiginosa alle co-lab, cioè delle collaborazioni tra stilisti del lusso e marchi fast-fashion. Alle file notturne e ai ‘camp out’, come vengono chiamati gli assembramenti (quando si potevano fare) davanti ai negozi chiusi, in attesa che la saracinesca si aprisse. Chi segue il mondo della moda e soprattutto quello dello “streetwear” si era abituato perfino alle aste online per vincere la possibilità di acquistare (ripeto: vincere la possibilità di acquistare) le sneakers che Nike realizzava in collaborazione con Virgil Abloh, il designer di Louis Vuitton, e che vendeva a prezzo standard (chi riusciva a comprarle, però, se le rivendeva a cinque volte tanto). Ci eravamo abituati, insomma, a vedere le persone mettersi in fila non solo per la passione della moda e per la caccia gustosa al pezzo a edizione limitata, ma anche e soprattutto per poi trovare guadagno nella rivendita di quel pezzo online al migliore offerente (quello sì, autentico fashion-victim).

 

Ma nessuno di noi, forse, si aspettava che l’ultimo feticcio del mondo degli appassionati di sneakers potesse provenire da una catena di supermercati tedesca famosa per i prezzi stracciati e non certo per l’haute couture. Invece, quando Lidl la scorsa estate ha messo in vendita tra i pomodori e i tosaerba un paio di scarpe da ginnastica con i colori del logo (blu, giallo, rosso, i colori primari) nei supermercati della Germania e di altri paesi del nord Europa, tutti coloro che di solito seguono gli ultimi prodotti di Kenye West o del suddetto Abloh, sono impazziti per le sneakers da 12 euro e 99 centesimi. Finite su eBay, nemmeno a dirlo, a oltre 200 euro.

 

Questa mattina è arrivata in Italia la collezione tanto desiderata, che comprende, oltre alle sneakers da 12,99 euro, anche calzini di spugna (2,99 euro), t-shirt (4,99 euro) e ciabatte di plastica da piscina (4,99), tutto logato Lidl. E la febbre da edizione limitata ha contagiato anche il nostro Paese. A Roma ci sono state file notturne davanti ai punti vendita che aprivano le porte alle ore 8: dopo un quarto d’ora sugli scaffali non si trovava più nemmeno un paio di scarpe, inutile chiedere rimanenze in magazzino. Le ciabatte sono “durate” qualche minuto in più, ma i fashion-victim hanno riempito i carrelli, con grande sconcerto delle commesse che probabilmente non seguono i gruppi Facebook dedicati.

Sul social, infatti, in questi minuti, le scarpe Lidl tanto agognate sono state già messe in vendita, secondo le regole del resell, cioè della rivendita di oggetti nuovi a prezzi rialzati. C’è chi offre “vari numeri sia scarpe e ciabatte” e “valuta offerte”, chi non pubblica direttamente il prezzo ma chiede trattative in private.

Tutti pazzi per le sneakers di Lidl, che ha fatto una mossa astuta: quella di proporre la collezione in vendita a pezzi limitati, in modo da poter dichiarare il ‘sold out’. Probabilmente, però, nemmeno la stessa catena di supermercati si aspettava tanto rumore. Su eBay, d’altro canto, sono già partite le aste, che partono dai 20 ai 60 euro. E per chi non volesse aspettare la fine dell’asta, c’è il compralo subito: prezzi da 90 euro, ma sono numerosi gli annunci a tre cifre. È la dura legge del resell, che vale per tutti, che tu sia una firma di lusso francese o che tu sia un discount tedesco.

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