Voleva essere una brillante operazione di marketing, è diventata una brutta pagina di propaganda, soprattutto nell’arena dei social network. Le ‘Abissine rigate’, formato di pasta prodotta dal pastificio La Molisana di Campobasso, portano un nome difficilmente equivocabile e la descrizione sul sito dell’azienda usa parole che si prestano alle polemiche e alle strumentalizzazioni.
Un formato di pasta “dal nome che è già storytelling… Negli anni Trenta l’Italia celebra la stagione del colonialismo con nuovi formati di pasta: Tripoline, Bengasine, Assabesi e Abissine. La pasta di semola diventa elemento aggregante? Perché no!… Di sicuro sapore littorio, il nome delle Abissine Rigate all’estero si trasforma in ‘shells’, ovvero conchiglie”.
La scheda descrittiva del prodotto La Molisana viene immediatamente cambiata dall’azienda che ha riconosciuto l’errore: “il riferimento riguardante il formato di pasta Abissine rigate ha rievocato in maniera inaccettabile una pagina drammatica della storia”. Ora cancellare l’errore “non è possibile”, ma il pastificio La Molisana “si impegna a revisionare il nome del formato in questione attingendo alla sua forma naturale”.
Resta una scelta palesemente infelice. Perché la storia è una cosa seria e il revisionismo una tentazione pericolosa. Il colonialismo fascista non c’entra nulla con la promozione di un prodotto alimentare e il sostegno nostalgico arrivato puntuale, via social network, non fa che aggiungere un carico di responsabilità alla trovata pubblicitaria.
