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Cosa dice la vicenda GameStop sul futuro del mercato azionario

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Di Anne Sraders e Bernhard Warner – In alcuni angoli del mercato azionario, in queste ore, c’è il panico. Il titolo di GameStop è stato finora pompato di un sorprendente 1.556% nell’ultimo mese (alla chiusura di mercoledì) dopo essere stato pubblicizzato sui canali di Reddit. Le azioni GameStop adesso detengono anche il record per il maggior interesse da pagare sulle vendite allo scoperto, secondo i dati della società di dati finanziari S3 Partners.

 

 

Ma oltre all’isteria riguardante GameStop, va notato come contemporaneamente siano gli indici azionari a grande capitalizzazione a soffrire.

 

 

Mercoledì, lo S&P 500 e il Dow Jones hanno entrambi chiuso in profondo rosso, rispettivamente in ribasso del 2,6% e del 2,1%, dopo essere stati scambiati leggermente al ribasso per l’intera settimana. Sebbene gli analisti puntino a una varietà di motivi plausibili per il selloff, alcuni suggeriscono che sia possibile che l’alta monetizzazione negli indici a grande capitalizzazione sia in parte dovuta alla necessità di dover raccogliere fondi per poter coprire le scommesse al ribasso fatte su azioni come GameStop.

 

 

“In un momento in cui le persone vengono travolte dal mercato e devono raccogliere denaro, non sarei sorpreso se stesse succedendo una cosa del genere, perché è risaputo che più di un hedge fund fosse in posizione short su GameStop”, ha raccontato a Fortune Russell Rhoads, capo di ricerca e consulenza presso EQDerivatives.

 

 

In totale, chi ha venduto allo scoperto le azioni GameStop ha perso oltre 23 miliardi di dollari da inizio anno, secondo i dati di S3 Partners.

 

 

Perdite del genere potrebbero indurre i manager dei fondi a vendere alcune delle loro posizioni in altri titoli. “Anche un hedge fund con attività finanziarie solide non può rimanere in posizione short per sempre, su un titolo che sale di dieci volte, quindi ci saranno sicuramente alcuni che dovranno trovare il modo di raccogliere capitali”, dice a Fortune Randy Frederick, vice presidente trading ​​di Charles Schwab.

 

 

In effetti, Ihor Dusaniwsky, amministratore delegato di S3 Partners, spiega che “gli hedge fund utilizzano le azioni come garanzia per la loro leva finanziaria”, per essere in grado di prendere in prestito denaro o titoli dai broker. E se guardiamo a chi ha venduto allo scoperto i titoli preferiti da Reddit, come GameStop o AMC, “probabilmente ci sono un mucchio di hedge fund che stanno guardando le loro posizioni, lunghe e corte, e dicono ‘devo cambiare la composizione del mio portafoglio, perché ho una manciata di azioni che mi stanno costando enormi somme di denaro a causa delle commissioni dei broker” che prestano titoli ai fondi.

 

 

“Credo sia questo lo scenario che comincia a manifestarsi a Wall Street e che comincia ad essere testimoniato dai titoli venduti nei grandi indici azionari”, aggiunge Dusaniwksy.

 

Nel frattempo, gli hedge fund dovranno anche affrontare il giorno stabilito in cui gli investitori riscattano la propria posizione (questo venerdì, per i mercati), il che significa che alcuni di questi hedge fund dovranno avere contanti per i pagamenti, osserva Rhoads. Sebbene alcuni come Frederick scommettano che probabilmente questo non sia un fattore importante nei movimenti del mercato, Rhoads sostiene che “non sarebbe minimamente sorpreso se questo fosse uno dei motivi alla base di quello che sta succedendo”.

 


Trading-mania

 

 

Per di più, alcuni analisti sospettano che i mercati nel complesso siano particolarmente attenti dopo le operazioni coordinate dei piccoli trader sul mercato.

 

 

Per alcuni strateghi, la “follia” su GameStop potrebbe essere un segno che si stia avvicinando una fase ribassista del mercato in generale. Il movimento di azioni di GameStop è “solo un esempio del tipo di follia che tendi a vedere quando arrivi ai massimi del mercato”, suggerisce Frederick.

 

E oggigiorno, gli investitori al dettaglio, cioè i piccoli trader privati, hanno più potere di prima. Goldman Sachs stima che i singoli investitori possiedano più di un terzo (36%) del mercato azionario statunitense da 57 trilioni di dollari. Quel numero crescerà, grazie all’aumento di piattaforme di trading basate su app, come Robinhood.

 

 

“La nostra analisi dei dati ci mostra che c’è qualcosa di nuovo nei mercati che è quasi interamente guidato dagli investitori al dettaglio, ciò che chiamiamo ‘azioni virali’. Proprio come ci sono tweet virali, ci sono azioni virali”, afferma Ivan Ćosović, fondatore della Breakout Point di Dusseldorf, una società di analisi dei dati che tiene traccia di investitori al dettaglio e shortisti ‘militanti’, cioè chi cerca di guadagnare vendendo allo scoperto titoli ritenuti ‘ingiustamente’ iper-valutati.

 

 

Analizzando i messaggi degli utenti di forum di investitori come il canale r/WallStreetBets di Reddit, Break Point ha notato come varie conversazioni su una serie di titoli di piccole dimensioni – penny stock come OcuGen e Zomedica, ma anche BlackBerry, Nokia e Tootsie Roll – siano cresciute enormemente. Poco dopo, questi titoli particolarmente popolari sulle chat sono finiti nella lista dei 100 titoli più popolari di Robinhood.

 

E poiché gli investitori al dettaglio, o retail investors, sono diventati una “forza formidabile”, afferma Frederick di Schwab, “è probabilmente la prima volta che riusciamo a vedere con chiarezza in anticipo dove gli investitori istituzionali abbiano davvero bisogno di essere cauti”.

 

 

In effetti, alcuni a Wall Street sostengono che quello che sta succedendo con GameStop e gli altri titoli amati dai piccoli trader ricordi molto la bolla di Internet del ’99. “Penso che alcuni veterani dei mercati stiano osservando la situazione e vedendo una somiglianza con quanto accaduto nel 1999: mercato sopravvalutato e mosse stupide ed estemporanee su azioni a caso, come in questo caso con GameStop”, sostiene Rhoads di EQDerivatives.

 

Questo non vuol dire che il mercato del 2021 sia destinato a seguire il percorso del 1999. Infatti, molti analisti sostengono che le azioni godranno probabilmente in un mercato rialzista a lungo termine, finendo l’anno in rialzo. Ma quelli come Rhoads suggeriscono che “se vediamo che le azioni hanno improvviso successo per poi riscendere, ciò potrebbe essere un segnale che stia arrivando una brutta fase per il mercato azionario in generale”.

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