Nato a Vipiteno, 36 anni, ex carabiniere, una carriera di trionfi sportivi nella marcia che raggiunge l’apice con l’oro alle Olimpiadi di Pechino del 2008 e si interrompe nel 2016, alla vigilia dei Giochi di Rio, quando Alex Schwazer risulta positivo per la seconda volta a un controllo antidoping e viene squalificato fino al 2024. Il campione viene trovato positivo una prima volta il 6 agosto del 2012, alla vigilia delle Olimpiadi di Londra: ammette tutto, viene squalificato, patteggia otto mesi al tribunale di Bolzano, ed è congedato dai Carabinieri. Quattro anni dopo torna alle gare, ma il 22 giugno 2016 risulta nuovamente positivo: stavolta giura di essere pulito, ma scatta la squalifica, che significa la fine della carriera. Il 18 febbraio scorso il Gip di Bolzano ha archiviato il procedimento penale per doping nei suoi confronti: i suoi test sarebbero stati manipolati per farli risultare positivi.
Questo contenuto è stato pubblicato sul numero di Fortune Italia di marzo 2021. Ci si può abbonare al magazine mensile di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.