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NYC Reawakens, 30 mln per riportare il turismo nella Grande Mela

Trenta milioni di dollari per “svegliare” la Grande Mela e i turisti americani che nel 2020 l’hanno disertata a causa della pandemia. NYC Reawakens, la più grande campagna promozionale lanciata per una città americana, è stata presentata qualche giorno fa dall’ente del turismo newyorkese e dal Sindaco Bill de Blasio come iniziativa per segnalare le riaperture dei vari esercizi commerciali, dei luoghi d’intrattenimento e di cultura, e veicolare l’immagine di una città rinata e pronta a rivivere i suoi anni d’oro.

Il pacchetto record servirà soprattutto a incoraggiare la ripresa puntando su un comparto che complessivamente dà lavoro a centinaia di migliaia di newyorkesi e che sulla scia del lockdown ha sofferto una crisi senza precedenti: solo nell’anno scorso hanno chiuso 6mila esercizi commerciali, con un’impennata del 40% delle dichiarazioni di bancarotta, un’ecatombe per la capitale del business a stelle e a strisce, stigmatizzata dal fallimento shock del celebre Department Store Century 21, marchio iconico del commercio e destinazione imperdibile dello shopping internazionale.

Il poderoso sforzo per girar pagina e lasciarsi gli effetti disastrosi della pandemia alle spalle non potrà comunque riportare la Grande Mela al 2019, il suo anno d’oro del turismo, quando contò quasi 67 milioni di presenze tra americani e stranieri.

L’appello a “rivivere l’energia, il dinamismo e il divertimento che solo NYC può offrire” si rivolgerà, dal prossimo giugno, solo al turismo domestico. Il Dipartimento di Stato Usa ha infatti ribadito che la maggior parte dei Paesi del mondo sono ancora alle prese con la pandemia e con le campagne vaccinali e quindi gli Usa, per ora, resteranno aperti soltanto agli americani di ritorno e agli stranieri che viaggiano per comprovate ragioni e dopo essersi sottoposti ai controlli richiesti.

Il target dell’ente del turismo –NYC & Company – resta non di meno ambizioso: riportare quasi 36 milioni e mezzo di turisti (più della metà di quelli registrati nel 2019) nella Grande Mela entro la fine di quest’anno, e riuscire addirittura a superare le presenze del 2019, nel 2024, portando 69,3 milioni di visitatori solo a New York.

Sono numeri importanti, specie se paragonati a quelli delle nostre città più gettonate, Milano e Roma, il cui turismo è stato ugualmente travolto dagli effetti devastanti della pandemia. La prima, l’anno scorso, ha perso oltre 6 milioni di turisti dopo averne contati quasi 11 nel 2019. La Capitale è invece passata da una media “pre-Covid” di 300mila turisti al giorno (32 milioni di presenze nel 2019) ad appena un migliaio in media nel 2020 con un calo del turismo rispetto l’anno precedente di circa l’80% trascinato soprattutto dall’assenza di stranieri.

Alle nostre città che senz’altro non dispongono di “bazooka” paragonabili, potrebbe interessare un’altra originale (e senz’altro meno costosa) iniziativa che coinvolgerà parallelamente gli abitanti della Grande Mela.

Presentando la campagna promozionale, l’ente del turismo ha infatti chiesto ai newyorkesi di partecipare allo sforzo della municipalità invitando amici e parenti che vivono in altri Stati Usa a soggiornare a New York. Come? Passando dal sito dell’ente – NYCgo.com – per scaricare il “format” dell’invito email con lo slogan “Wish you were here in New York City“, letteralmente, “Ti vorrei qui a New York”.

I cittadini stessi, per dirla con le stesse parole de la Voce di New York, parteciperanno a “una sorta di volontariato collettivo, allo scopo di pompare ossigeno nell’economia della più grande metropoli americana”. E questa potrebbe rivelarsi, in fin dei conti, una “best practice” tanto semplice da copiare quanto “vincente” dal punto di vista economico.

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