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Un superindice per i prestiti alle imprese, ecco lo scoring di Innexta

innexta danilo maiocchi

Un sistema in grado di valutare rischio e livello di solvibilità delle aziende che decidono di chiedere prestiti in piattaforme di lending crowdfunding. È quello che ha ideato Innexta, consorzio camerale per il credito e la finanza, partecipata da Unioncamere e dalle maggiori Camere di commercio italiane, proteso nel mondo Fintech e dell’economia digitale.

È una sorta di ‘superindice’ che ha l’obiettivo di ottimizzare ulteriormente il vantaggio delle piattaforme di lending p2p. “Il vantaggio di tempi più rapidi è di per sé proprio del lending online”, spiega Danilo Maiocchi, direttore generale di Innexta. “Grazie al nostro strumento la rapidità diventa ulteriore. Quindi un imprenditore con un’azienda che ha debolezze, per così dire, di bilancio, ma non ha negatività, può ricevere una valutazione veloce e realistica rispetto all’azienda stessa e sfruttare la piattaforma di lending per chiedere il prestito”, continua Maiocchi.

In più, grazie a questa soluzione, i finanziatori o le stesse piattaforme di lending potranno scegliere di volta in volta quali livelli di scoring permetteranno l’accesso ai prestiti.

Il ‘superindice’, “incrocia le analisi di due sistemi di scoring studiati per individuare il rischio di default delle imprese e gli algoritmi utilizzati da questi sistemi sono stati testati dalla Università di Pavia”, spiega il direttore di Innexta. Dopodiché i risultati di queste prime due valutazioni vengono integrati con il rating Mcc.

Il primo modello di scoring prevede una valutazione ponderata e pesata di fattori economico-finanziari, contabili e qualitativi, in grado di definire una classe di rischio aggregata e sintetica.

Il secondo sistema analizza un insieme di indici economici e finanziari in un modello di predittività delle crisi d’impresa. Un algoritmo multi-dimensionale e multi-obiettivo elabora le analisi fatte su questi indici e produce una classificazione di ogni impresa interessata ai prestiti prendendo in considerazione alcuni attributi che lo caratterizzano, come il settore di attività o il Paese in cui opera.

Il modello di valutazione per l’accesso al fondo di garanzia per le Pmi (rating Mcc) calcola la probabilità di inadempimento dei soggetti beneficiari, posizionandoli in una delle classi e delle fasce che compongono la scala di valutazione.

Gli scoring assegnati possono essere combinati e ponderati in modo flessibile per la definizione di una classe di rischio adeguata dell’impresa. L’indice complessivo rappresenta la valutazione finale e determina il merito creditizio dell’impresa valutata.

L’aggregazione delle analisi dei diversi sistemi è quasi del tutto automatica, ma “per il momento abbiamo anche previsto l’attività di revisione di una persona fisica. Progressivamente andremo ad eliminarla per rendere tutto completamente automatizzato”, sottolinea Maiocchi.

Colpisce che il sistema elaborato da Innexta permetta di ricavare e analizzare dati storici a partire dalla sola partita IVA. “Il sistema di integrazione, come detto, è automatico e non laborioso. L’impresa che vuole accedere al prestito inserisce nome e partita IVA e riceve una valutazione quasi istantanea. Per le imprese non ci sono complicazioni”, assicura Maiocchi.

Dalla partita IVA, il ‘superindice’ genera una valutazione finale non standardizzata che tiene in considerazione le differenti tipologie di impresa e permette di studiare anche aziende di minori dimensioni, la cui valutazione può risultare più problematica.

Al momento Innexta sta stringendo accordi con alcune piattaforme di lending crowdfunding in particolare nel settore del Real Estate. Però, come spiega Maiocchi, “questo sistema nasce da un lavoro pregresso. Il sistema è già stato positivamente utilizzato dalla Camera di Commercio di Avellino e adesso dalla Camera di Padova per la selezione ed erogazione di finanziamenti alle Pmi attraverso la piattaforma di lending di Infocamere. In più, altre Camere che ne stanno valutando l’utilizzo”.

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