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Pnrr e trasformazione digitale, la strategia di Minsait

big data

Agevolare l’erogazione dei fondi per la trasformazione digitale delle imprese e accelerare quella delle banche puntando su pagamenti elettronici, automazione, centralità del cliente. La strategia di Minsait in vista del Recovery plan. La versione completa di questo articolo, a firma di Domenico Lusi, è disponibile sul numero di Fortune Italia di giugno 2021.

DOPO L’APPROVAZIONE del Parlamento, è in dirittura d’arrivo l’iter che porterà all’economia italiana le risorse necessarie a superare la crisi pandemica. Una volta ottenuto il via libera formale dell’Europa, tra luglio e settembre sarà resa disponibile la prima tranche (il 13% circa) dei 248 mld del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Si tratterà allora di far arrivare i finanziamenti ai territori e alle aziende, allestendo meccanismi di erogazione snelli, rapidi ed efficaci. Un processo complesso, con non poche insidie, che coinvolge le istituzioni, le banche che dovranno agire da cinghia di trasmissione per l’erogazione dei fondi, e le imprese che li dovranno usare per avviare i programmi del Pnrr, a partire dalla trasformazione digitale.

“È in questo ecosistema – spiega Adriano Gerardelli, responsabile financial services di Minsait Italia, società del gruppo Indra, leader in digital transformation e information technologies – che si inserisce il nostro lavoro a supporto degli istituti di credito e delle imprese. Grazie all’esperienza maturata con le realtà bancarie più evolute, stiamo giocando un ruolo attivo per abilitare i programmi di transizione digitale, rispondendo a specifiche esigenze dei nostri clienti in ambito financial services e industriale, e attraverso un set di iniziative di particolare interesse nel contesto italiano, focalizzate su innovazione, digitalizzazione e automazione del processo di valutazione ed erogazione del credito”.

Per Gerardelli è fondamentale “spingere le banche a valutare i programmi di trasformazione digitale in maniera ampia, e non per specifico cliente, in modo da costituire un sistema di trasformazione per settori, andando a erogare credito in maniera efficace ed efficiente a tutti gli attori di una specifica filiera o ecosistema”.

A tal fine, prosegue, “stiamo lavorando a un modello che possa essere implementato all’interno degli istituti bancari per facilitare il processo di erogazione. Stiamo inoltre puntando sull’uso di big data analytics e artificial intelligence da parte degli istituti per effettuare un mapping e un’analisi delle filiere industriali, al fine di identificare le imprese a più alto potenziale”.

Altro aspetto rilevante: “Stiamo definendo dei processi di digitalizzazione per automatizzare i meccanismi di cessione del credito e di pagamento anticipato, non solo tra istituti finanziari e imprese, ma anche tra le imprese di una determinata filiera o circuito, per rendere fluida la movimentazione di crediti. In questo le banche possono giocare un ruolo di connettore per spostare credito a seconda delle diverse esigenze”.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di giugno 2021. Ci si può abbonare al magazine mensile di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

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