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Pnrr, primo ok al ‘fondone’ da 30,6 mld

Il Senato ha dato il primo via libera al decreto con il fondo per gli investimenti complementari al Pnrr (il cosiddetto fondone) che stanzia 30,6 mld di euro di risorse nazionali a integrazione dei progetti previsti dal Piano. Si va da misure che riguardano la cittadinanza digitale, alla tutela del patrimonio culturale, a fondi per le aree terremotate, le infrastrutture, la mobilità, la sanità, l’istruzione ma anche la proroga del superbonus.

Si tratta di 30 progetti, di cui 20 sono già previsti e cofinanziati con il Pnrr, mentre altri 10 sono completamente nuovi e finanziati dal fondo complementare.

In particolare, ha spiegato in aula la relatrice Donatella Conzatti (Iv), gli interventi finanziati sono così ripartiti: 1.750 milioni per i servizi digitali alla cittadinanza digitale, 1.780 milioni per interventi a favore delle aree terremotate, 9.760 milioni sono destinati al ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili per il rinnovo delle flotte, il rafforzamento delle linee regionali, il rinnovo del materiale rotabile, il programma ‘strade sicure’, il monitoraggio dinamico per il controllo remoto di ponti, viadotti e tunnel, lo sviluppo e l’accessibilità marittima dei porti, l’elettrificazione delle banchine e le aree interne.

Sono previsti, inoltre, 1.455 milioni per il ministero della Cultura per un piano di investimenti strategici sui siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali.

Ci sono poi 2.387 milioni per il ministero della Salute per programmi di prevenzione, protezione e per la medicina territoriale e 6.800 milioni al ministero dello Sviluppo economico per programmi innovativi, uno dei quali è il programma Polis, che coinvolgerà Posteitaliane e riguarderà 4.800 Comuni in Italia.

Sono previsti, inoltre, il potenziamento delle misure per la transizione 4.0 e risorse al ministero della Giustizia per il miglioramento della situazione carceraria, con particolare riferimento alle strutture penitenziarie sia per adulti che per minori.

A questi, si aggiungono 1,2 miliardi per i contratti di filiera al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, 500 milioni alle iniziative di ricerca per tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale, risorse al ministero dell’Interno per i piani urbani integrati e 4.500 milioni per la misura del superbonus.

La misura del Superbonus è stata dunque ulteriormente prorogata: per quanto riguarda gli Istituti autonomi case popolari al 30 giugno 2023, mentre per le spese sostenute dai condomini al 31 dicembre 2022, indipendentemente dallo stato di avanzamento dei lavori.

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