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Euro 2020, quanto fanno guadagnare le vittorie dell’Italia

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Dopo i festeggiamenti, è anche il momento dei conti in casa Italia. Gli azzurri che si sono arrampicati fino alle semifinali di Euro 2020 portano nelle casse della federazione italiana oltre 20 milioni di euro. Quattro milioni di euro è valso il tiro a giro di Insigne per il raddoppio sul Belgio, così come la fantastica parata di Donnarumma sul tiro da fuori area di De Bruyne.

L’Italia, assieme all’Inghilterra, era stata la nazionale che aveva incassato di più (16,25 milioni di euro) sino ai quarti di finale. Della torta complessiva messa sul piatto dalla Uefa (che pure ha perduto oltre 300 milioni di euro per il rinvio della competizione di un anno, ovviamente a causa della pandemia), ovvero 331 milioni di euro – contro i 371 stanziati pre Covid-19 – la qualificazione alle fasi finali ha portato agli azzurri 9,25 milioni. Per ogni successo, e per l’Italia c’è stato il filotto, nel girone è arrivato un milione di euro, poi 1,5 milioni dagli ottavi, 2,5 milioni dai quarti.

Dunque, boccate di ossigeno non da poco per la federcalcio, che pure nei mesi scorsi ha dovuto rivedere i conti per il peso del Covid-19. Saranno rivisti al rialzo i ricavi: 197 i milioni di euro la cifra complessiva messa a bilancio, inserendo nel conto solo i 9,25 milioni derivanti dal premio per la partecipazione a Euro 2020.

Ma ora, come ai tavoli d’elite del poker, la posta raddoppia: ci sono cinque milioni di euro accreditati un attimo dopo aver vinto la semifinale con la Spagna per l’Italia e l’eventuale trionfo nella (tanto discussa) finale a Wembley porterebbe in dote altri tre milioni di euro.

Senza contare anche l’incasso delle royalties in arrivo dallo sponsor tecnico della nazionale italiana, Puma. La casa di abbigliamento sportivo tedesca assicura 20 milioni di euro annui, in verità assai meno delle favorite – sulla carta – per il titolo europeo, dal binomio Germania-Adidas da 70 milioni di euro, poi quello Francia-Adidas da 50 milioni di euro, anche Inghilterra-Nike da 40 milioni. E anche la Spagna, prossima avversaria degli azzurri, martedì sera a Wembley, riceve 22,5 milioni di euro da Adidas, fino al 2030.

L’accordo Puma-Italia sarà in ogni caso rivisto, perché scade il prossimo anno, con Adidas pronta a vestire anche Donnarumma e compagni. Che battendo il Belgio hanno incassato 150 mila euro lordi a testa, accordo sancito tra Figc e la rappresentanza sindacale dei calciatori, Bonucci e Chiellini. Ottantamila euro lordi già al sicuro dopo il successo agli ottavi sull’Austria, la finale vale 200 mila euro, con la Coppa a casa sono altri 250 mila. In ogni caso, assai meno rispetto al cachet previsto da altre nazionali: la Spagna per il titolo di campione d’Europa assicura ai suoi atleti 400 mila euro a testa, l’Inghilterra addirittura 540 mila euro. Tutto da definire dunque sul tappeto di Wembley, tra contagi in risalita nel Regno Unito e la vendita di biglietti per la finale con prezzi che flirtano con i mille euro. L’Uefa che elargisce i premi ora passa all’incasso, prima i conti, poi la pandemia. Con l’appoggio del governo inglese.

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