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Welfare, la nuova frontiera Atlantia

autostrade

Tiziano Treu è da sempre uno degli osservatori più attenti del sistema complessivo del welfare del Paese. Sia che si tratti di welfare state, il primo pilastro della protezione sociale, sia che si tratti delle sempre nuove forme di welfare integrato o sussidiato che dir si voglia.

In questo sguardo attento e affilato il professor Treu, che da quattro anni presiede il Cnel, ha individuato una novità assoluta nell’accordo sindacale sottoscritto in Atlantia. L’intesa sottoscritta prevede – per i dipendenti del gruppo – la possibilità di dedicare dieci giornate di lavoro in un anno alle attività di enti e associazioni di volontariato. Dieci giorni che restano retribuiti regolarmente da Atlantia, ma che vengono dedicate alle iniziative degli enti benefici.

“Una nuova frontiera del welfare aziendale – commenta Treu – che si sposta alla gestione del tempo. L’orizzonte del benessere aziendale coinvolge ormai tutti i bisogni dei lavoratori, compreso quelli di dedicarsi ad attività di volontariato, a spese dell’azienda”. Il commento del presidente del Cnel – già più volte ministro e “padre” di una delle recenti riforme al mercato del lavoro – si rivolge proprio a questo “unicum”: “Non mi pare che esistano precedenti. Credo che sia una originalità assoluta il vedere un’azienda che dispone l’uso delle proprie risorse umane, delle loro competenze, del loro tempo, regolarmente retribuito, ma dedicate ai fini e agli obiettivi di un soggetto terzo, che nulla ha a che vedere con gli scopi della società datrice di lavoro”.

Una nuova articolazione del welfare aziendale che diventa welfare di territorio e di comunità. “L’azienda in questo modo si piega alle necessità delle comunità, manifestando un crescente impatto sociale nella propria attività, attraverso la vita dei propri dipendenti”. L’iniziativa contrattuale di Atlantia e dei sindacati che hanno sottoscritto l’accordo è stata etichettata, con buone ragioni, in “Un nuovo modello di cittadinanza attiva”.

Per Tiziano Treu è facile immaginare che una iniziativa come questa abbia un impatto positivo anche nel clima aziendale: “Non solo un vantaggio per la comunità territoriale, ma certamente c’è un vantaggio per la comunità aziendale. I lavoratori, c’è da crederlo, saranno più motivati e più coinvolti nell’attività quotidiana del lavoro in azienda”. La condivisione di valori crea valore.

I lavoratori per aderire alla possibilità dovranno semplicemente comunicare all’azienda – con 15 giorni di anticipo – l’inizio dell’attività di volontariato “pagato”, descrivendo il progetto e indicando il soggetto presso cui si svolge l’iniziativa. Da parte sua l’azienda si impegna a far conoscere l’iniziativa per favorire nuove adesioni tra i collaboratori.

Sul fronte sindacale – oltre al livello aziendale è stato coinvolto il settore trasporti – c’è l’auspicio esplicito che l’iniziativa di Atlantia venga seguita da altre imprese, grandi o piccole.

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