NF24
Cerca
Close this search box.

Turismo all’ultima spiaggia

coronavirus agroalimentare coldiretticonfcommercio consumi

Turismo (organizzato) petrolio del Paese, eppure le tredicimila imprese e gli 86mila addetti rischiano un vero tracollo. Il settore è sostanzialmente fermo da 20 mesi da quando, cioè, è iniziata la pandemia da Covid-19 e il futuro non sembra alcun segnale di ripresa. A lanciare il grido d’allarme la Federazione turismo organizzato che, dati alla mano, traccia un ritratto impietoso della situazione. Il turismo – prima della pandemia – fatturava 13,3 miliardi di euro, nel 2020 ha chiuso a 3 miliardi e il 2021 rischia di fare ancora peggio, probabilmente intorno ai 2,5 miliardi. Un quadro che rischia di aggravarsi ulteriormente dopo le decisioni del Ministero della Salute rese note ieri e che impongono nuove restrizioni. “L’ulteriore giro di vite su tamponi e quarantena – dice Federico Gattinoni presidente di FTO-Confcommercio – deciso dal ministro Speranza in relazione ai viaggi in Europa e la conferma delle chiusure sulle mete extra Ue rappresentano un’ulteriore mazzata per il settore del turismo organizzato che va indennizzato subito e in maniera congrua”.

Nonostante la voglia di viaggiare degli italiani, le mete estere fanno registrare una flessione del 92% soprattutto a causa della chiusura di quasi tutte le destinazioni extra Ue, e il business travel ha perso il 74% del suo giro d’affari. Stessa sorte per l’incoming organizzato, la presenza degli stranieri nel nostro Paese è scesa di quasi il 55%, così come i viaggi scolastici rimasti fermi al palo. “Insomma – prosegue Gattinoni -, bisogna passare subito ai fatti perché lo scenario è sempre più drammatico. La notizia secondo cui gli Usa sconsigliano di viaggiare anche nel nostro Paese è un ulteriore campanello d’allarme che dovrebbe farci capire quanto pesa una comunicazione eccessivamente allarmistica e spingere la politica ad agire immediatamente. Il Turismo organizzato è al collasso e non c’è più tempo da perdere”.

 

 

Già, la politica. Cosa è stato fatto durante questi quasi due anni? A fronte di una perdita complessiva di oltre 20 miliardi, il Governo ha stanziato globalmente circa 32 miliardi, per il turismo organizzato soltanto 657 milioni (128 milioni ancora da distribuire), coprendo solo le perdite subite da marzo a luglio 2020. Una cifra considerata dagli operatori irrisoria per colmare le perdite di ricavi ma, soprattutto, per far fronte ai problemi dei livelli occupazionali. Senza un prolungamento della Cassa integrazione Covid (scade a fine dicembre), rischiano di rimanere a casa 40mila addetti su 86mila, considerato che il 98% delle imprese non riuscirà a far fonte al costo del lavoro e più dell’80% dovrà far ricorso ai licenziamenti. Licenziamenti in rosa, se pensiamo che sono circa 60mila le donne occupate nel settore. Il Governo dovrà darsi una sveglia se non vuole trovarsi tra capo e collo una nuova tegola, e dovrà farlo in fretta visto che siamo in dirittura d’arrivo con la Legge di Bilancio. “Dalla legge di Bilancio – spiega ancora Gattinoni – ci attendiamo adesso ciò che abbiamo già chiesto: proroga della Cig e del credito di imposta sugli affitti fino a giugno, rifinanziamento di 500 milioni del Fondo per agenzie di viaggi e tour operator. E poi la rimozione dello stop ai viaggi per turismo e interventi finanziari per il rimborso dei voucher”.

Insomma, non proprio bruscolini. Nel 2019, il settore rappresentava oltre il 13% del Pil nazionale, più di 33mila strutture alberghiere, 2.23 milioni di posti letto senza contare tutto l’indotto. Un anno dei record, una vera miniera d’oro per l’economia del Paese. Una tendenza in continua crescita che si è infranta con l’arrivo del Covid, riportando il settore ai livelli di oltre dieci anni fa.

Con l’innalzamento repentino dei contagi, dovuto alla variante Omicron in tanti paesi europei ed extra Ue, la situazione non sembra potersi sbloccare presto. I decisori pubblici non potranno non occuparsi di un comparto considerato da sempre strategico eppure a rischio default. A primavera, si tireranno le somme. Per ora sarà un Natale amaro.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.