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La ricerca della singolarità: la missione dell’AI di Translated

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Marco Trombetti, Ceo di Translated, spiega come l’azienda di traduzioni stia usando l’AI per imitare le capacità umane, aiutando il lavoro dei professionisti. La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di febbraio 2022.

“CIAO MIO CARO, è un vero piacere conoscerti”. La voce roca e pastosa di un famoso attore e doppiatore italiano, con l’intonazione e la cadenza di chi ha studiato dizione per anni, proviene da un portatile. Se il Ceo e co-fondatore di Translated non mi avesse appena avvertito che si trattava di una voce creata da un algoritmo, avrei risposto, pensando a una videochiamata. Invece è l’ultima creazione della società di traduzione fondata da Marco Trombetti nel 1999. Con gli anni, quella società si è trasformata in un centro di sperimentazione e innovazione a base di intelligenza artificiale che ha permesso a Translated di diventare non solo una società di traduzione che offre servizi a clienti di peso (Airbnb, Uber, e persino l’Ue, per fare qualche esempio) ma anche il punto di origine di un centro di innovazione e incubazione di startup.

Con i profitti di Translated (“cresciamo a un ritmo del 30% l’anno”, dice Trombetti) è stato creato Pi Campus. La sede centrale consiste in un insieme di ville arroccate su una collinetta dell’Eur, a Roma, dove le startup scelte dalla squadra di Trombetti vengono ospitate negli spazi di coworking, finanziate con investimenti early seed, supportate.

Il business delle traduzioni

I numeri attuali di Translated dicono 45 mln di euro di fatturato nel 2021, in crescita del 30%. La previsione per il 2022 è di un altro 30% di crescita, a 58 mln. Secondo la società di ricerca del settore Nimdzi insights, Translated fa parte dei primi 100 provider mondiali di servizi linguistici. Si trova alla posizione 38 per fatturato, ma alla numero 6 per produttività, cioè le entrate in relazione a ogni dipendente. Rispetto ai grandi provider, sembra andare più veloce, visto che gli altri crescono a un ritmo del 7% l’anno, in media. La stima Nimdzi parla di 55 mld di dollari totali per l’industria dei servizi linguistici nel 2020, e una crescita a 58 mld nel 2021. Se il tasso di crescita annuale si manterrà stabile al 7%, il settore potrebbe arrivare a valere 73 mld di dollari nel 2025. Cifre importanti in cui la parte del leone la fanno poche aziende (la top 10 della classifica Nimdzi registra 4,3 mld di fatturato, le successive 90 società arrivano a 3,9) ma che lasciano presagire che ci sia parecchio spazio per crescere e consolidarsi, considerando che la maggior parte del mercato è composto da società da meno di 10 mln di fatturato.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di febbraio 2022. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

 

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