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La guerra di Putin sta turbando i sogni di una moneta apolide

Di Paul Blustein*

L’ordine esecutivo firmato l’11 marzo dal presidente Joe Biden è stato una vittoria per l’industria delle criptovalute, poiché non include nuove normative severe né assume un atteggiamento ostile.

Tuttavia, la sua importanza si ridimensiona considerevolmente di fronte ad un altro avvenimento: la reazione internazionale all’invasione russa dell’Ucraina. Le sue conseguenze, nessuna delle quali favorevoli, avranno un impatto decisivo sulla sorte delle criptovalute.

L’imposizione di sanzioni finanziarie a Mosca ha reso evidente il predominio mondiale del dollaro americano e il potere che conferisce a Washington di infliggere danni devastanti a cittadini stranieri, aziende e intere nazioni.

È stato un caso esemplare che ha permesso di spiegare come funziona il sistema monetario internazionale. Persone che non sapevano che il dollaro vantasse uno status così esclusivo tra le valute mondiali hanno recentemente appreso che il biglietto verde è essenziale per tutti i tipi di transazioni transfrontaliere e che scollegare le banche commerciali e la Banca centrale di una nazione dal sistema finanziario statunitense può trasformarla in un Paese emarginato dal sistema economico globale.

Inoltre, il pubblico ha potuto constatare che l’arma-dollaro è un sistema che può essere implementato per sortire un effetto ancora più decisivo, assieme a dozzine di nazioni che la pensano allo stesso modo, per una nobile causa.

Queste rivelazioni, che hanno rincuorato milioni di simpatizzanti per l’indipendenza ucraina, si scontrano in modo discordante con la crypto-fantasia anarchica di una moneta apolide che non sia controllata da nessuna autorità centrale, e che assicura privacy agli utenti, in grado di sostituire le monete legali ed erodere l’egemonia del dollaro.

L’istruzione che i membri del Congresso e i loro elettori hanno ricevuto negli ultimi giorni renderà molto più difficile per la lobby delle criptovalute, per quanto benestante possa essere, avanzare argomentazioni atte a incoraggiare l’adozione diffusa di alternative al dollaro.

Allo stesso modo, le argomentazioni dei cripto-scettici hanno acquisito nuovo vigore. Le misure che mirano a sostituire il dollaro americano, dovranno ora affrontare le accuse di chi pensa che possano favorire Vladimir Putin e i suoi alleati.

Una nuova consapevolezza

Questo non perché la Russia sarà in grado di eludere le sanzioni in modo significativo utilizzando Bitcoin, Ethereum o altre risorse crittografiche. I media che suggeriscono come possibili questi scenari sono male informati.

Per un’economia grande come quella russa, spostare le somme necessarie a portare avanti il commercio internazionale della nazione attraverso scambi di criptovalute non sarebbe pratico. Ma Paesi colpiti da sanzioni d minori entità, come la Corea del Nord, hanno impiegato tali metodi, ed è fin troppo facile immaginare che l’uso delle criptovalute consentirà anche ad alcuni dei sodali di Putin di spostare i propri soldi sotto copertura, nonostante le sanzioni e i controlli sui capitali in atto.

I sostenitori delle criptovalute, che avevano temuto una ferma opposizione, si sono rallegrati per l’ordine esecutivo volto a incentivare “l’innovazione responsabile” e “promuovere la leadership degli Stati Uniti in campo tecnologico”, affrontando anche le minacce alla sicurezza nazionale, alla stabilità finanziaria e alla prevenzione della criminalità.

Kristin Smith, direttore esecutivo della Blockchain Association, ha dichiarato: “Se sei ottimista sulle possibilità a lungo termine delle criptovalute di trasformare molti dei servizi essenziali della nostra vita, allora questo riconoscimento da parte del governo federale della loro importanza può solo essere visto come il riconoscimento di tale posizione”.

Questo entusiasmo è la classica manifestazione degli appassionati di criptovalute a uno stravagante ottimismo.

Lo stimolo è arrivato chiaramente da parte di quei regolatori e legislatori di Washington che cercano di dare priorità ai primi tre obiettivi menzionati nella scheda informativa pubblicata dalla Casa Bianca che accompagna l’ordine esecutivo di Biden: “Proteggere i consumatori, gli investitori e le imprese statunitensi… Proteggere gli Stati Uniti e la stabilità finanziaria globale, e mitigare il rischio sistemico… Mitigare la finanza illecita e i rischi per la sicurezza nazionale posti dall’uso illecito delle risorse digitali”.

Inoltre, l’unità contro l’invasione russa accresce le prospettive di coordinamento e armonizzazione delle regole in tutto il mondo in materia di valute digitali. Questo è un elemento vitale per trattare con le numerose società di valuta digitale e di scambi di criptovalute che hanno aperto negozi in località come Hong Kong, le Seychelles e le Isole Cayman, nella speranza di garantire una regolamentazione leggera.

Gli organismi di regolamentazione globali, tra cui il Financial Stability Board, il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria e la Financial Action Task Force, che hanno già avanzato alcune proposte e che hanno dato disponibilità ad affrontare la questione con maggiore impegno, potranno così contare sulle minacce di sanzioni credibili contro le giurisdizioni che non soddisfano gli standard internazionali.

*Paul Blustein è un ricercatore senior presso il Center for International Governance Innovation (CIGI) e un pluripremiato giornalista e autore esperto di economia, commercio e crisi finanziarie internazionali

L’articolo originale è su Fortune.com.

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