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Santini (Trenord): Innovare è fondamentale per riportare le persone a bordo

santini trenord

Dal primo aprile la capienza sui treni è tornata al 100% e non è più necessario il super Green pass. Ma gli strascichi degli ultimi due anni ci sono, soprattutto su un settore impattato come quello dei trasporti. Quale sarà il ruolo dell’innovazione nel rilancio dei trasporti su ferro? Secondo Federica Santini, che è Presidente di Trenord dal 2018, e che da anni lavora su strategie e innovazione del settore, dopo la pandemia “il punto è capire quanto gli impatti siano reversibili o no. Le persone stanno già progressivamente tornando a viaggiare. Ma sono profondamente convinta che l’innovazione, con tutti gli enabler digitali, avrà un ruolo fondamentale per riportare le persone a bordo, con serenità e sicurezza”.

È chiaro, dice Santini, “che l’impatto dello smart working su aziende come Trenord è qualcosa che stiamo osservando. Certamente quello che si potrebbe perdere in termini di pendolarismo deve essere accompagnato da nuove modalità di vendita e abbonamento”. Ma va anche considerato che “c’è una grande voglia di turismo green e di prossimità”, il che è un bene, per i treni.

I numeri di Trenord cosa dicono, sull’anno che verrà? “Siamo ancora lontani dai picchi pre-pandemici di 820mila passeggeri al giorno; oggi siamo a circa 500-550mila. Ma ci stiamo riprendendo. Le persone tornano a muoversi, ma probabilmente cambieranno le abitudini dei passeggeri e noi dovremo essere pronti a seguirli. Abbiamo cominciato a farlo già durante la pandemia, ad esempio con la nostra app, che informava i passeggeri sul numero di persone già a bordo per decidere se prendere o no il treno successivo”.

In sostanza la Presidente di Trenord vede un “2022 di ripresa. Stiamo lavorando adun piano industriale decennale che si accompagnerà alla firma del nuovo Contratto di servizio con la Regione Lombardia, in cui c’è – inevitabilmente – molta innovazione di processo e quindi di tecnologia”.

Già in passato Santini ha dichiarato che, per un vero boost all’open innovation, bisognerebbe ripensare, per le aziende a partecipazione pubblica, le effettive modalità di ingaggio in armonia con il disposto del Codice degli appalti. In questo momento la riforma è in Parlamento.

Secondo la presidente, il tema è fondamentale per i rapporti tra le società a capitale pubblico e le startup. “Io parlo da manager e non da giurista, e quello che so è che nel nostro approccio all’innovazione, molto orientato all’open innovation e all’uso di startup, che hanno portato per noi delle soluzioni importanti, ci siamo scontrati con i limiti di poterle effettivamente portare a bordo in modo formale e continuativo”.

Il motivo sono “i limiti della soglia di affidamento diretto del Codice degli appalti, un problema portato anche all’attenzione del ministero dello Sviluppo economico”. I limiti spesso ostacolano la possibilità di “usare una specifica soluzione fornita da una specifica startup. Questo fa sì che spesso ci si fermi alla fase di test, e poi sia faticoso capire come nei limiti del rispetto del Codice si possa continuare a lavorare con la startup prescelta”.

È un tema che “va sicuramente affrontato, perché poi se non sono le grandi aziende a capitale pubblico” a puntare sulle startup, e “in questa fase storica sono quelle che hanno più agio di investire”, questo può effettivamente diventare un limite “all’open innovation e alla crescita di queste startup, che poi rischiano di rimanere sempre allo stato embrionale”.

A volte, aggiunge Santini, sono le startup stesse a “far fatica a calarsi nel modo di pensare ‘dell’elefante’. Fortunatamente c’è chi fa da trait d’union con noi, è molto importante che a volte il rapporto sia disintermediato. Ci sono realtà italiane come Smau e Elis che ci aiutano a fare una pre selezione”.

Qualche startup con soluzioni già operative Trenord l’ha già portata a bordo. Modelway si occupa di un progetto per la manutenzione predittiva. G-move di comprensione dei flussi dei viaggiatori (rilevando il wi-fi dei loro smartphone, e consentirà l’invio di notifiche push). Skyproxima è stata ingaggiata per un progetto pilota per la sicurezza. Tramite intelligenza artificiale e droni “ci aiuta a garantire una maggiore sorveglianza, uno dei tanti modi con cui stiamo rispondendo agli episodi di vandalismo che si sono verificati in passato”, racconta Santini.

 

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