Il Colosseo, oltre ad essere il simbolo storico più iconico di Roma, rappresenta anche una fonte di ricchezza considerevole. Secondo un recente rapporto pubblicato dalla società di servizi finanziari Deloitte, il Colosseo contribuisce all’economia italiana con circa 1,4 miliardi di euro all’anno, attraverso il turismo e le attività correlate. Inoltre, fornisce lavoro a circa 42.700 persone.
Tuttavia, il valore effettivo del monumento per l’Italia potrebbe essere molto più elevato. Il rapporto di Deloitte, intitolato “Il valore di un asset iconico: il valore sociale ed economico del Colosseo” prende in considerazione sia il valore diretto del sito storico per l’economia italiana, sia il suo significato sociale o “valore sociale”. Quest’ultimo è definito come un beneficio immateriale che gli italiani ricevono grazie al valore iconico e simbolico del Colosseo.
Considerando il valore sociale del Colosseo, il monumento sarebbe valutato a quasi 77 miliardi di euro, secondo il rapporto di Deloitte. La metodologia di Deloitte per calcolare il valore sociale del Colosseo si basa principalmente sulle percezioni degli italiani riguardo al loro monumento più iconico.
“Per un bene come il Colosseo, è necessario riferirsi di fatto a una dimensione di valore che include sia il valore tangibile sia quello intangibile. In questo senso, il valore immateriale del Colosseo potrebbe essere maggiore del valore relativo ai benefici economici prodotti”, ha dichiarato Marco Vulpiani, responsabile della valutazione presso Deloitte Central Mediterranean, che ha guidato il progetto.
“Il suo valore non è unicamente economico, ma soprattutto sociale” ha aggiunto Vulpiani.
Vulpiani ha affermato che il valore del Colosseo è legato in parte al “piacere dato dalla vicinanza e dalla vista di un sito iconico unico e magnifico”, citando anche i prezzi elevati delle proprietà immobiliari nelle immediate vicinanze dell’anfiteatro.
Tuttavia, il vero “valore esistenziale” di un monumento può essere misurato solo in base agli investimenti che romani e italiani fanno per garantirne la continua esistenza, che ne traggano vantaggio o meno.
Deloitte ha condotto un sondaggio tra gli italiani, sia a Roma che in altre parti del paese, per misurare l’importanza di preservare e proteggere il Colosseo per la nazione. L’indagine ha rivelato che oltre il 90% dei residenti italiani ritiene che il monumento debba essere preservato “ad ogni costo”, anche se ciò comportasse dover contribuire finanziariamente personalmente.
Il valore sociale immenso del Colosseo è stato calcolato sulla base della “disponibilità degli italiani a pagare” per la conservazione del sito. L’importo medio che gli italiani, sia a Roma che altrove, sarebbero disposti a spendere per proteggere il monumento è di 59 euro a persona all’anno. I romani sono disposti a spendere in media 90 euro a persona all’anno.
Considerando la popolazione italiana di oltre 50 milioni di adulti, l’importo totale che i cittadini investirebbero per proteggere il Colosseo sarebbe di circa 2,9 miliardi di euro ogni anno.
Il rapporto di Deloitte fa parte di un’iniziativa più ampia dell’azienda che mira a sfruttare il patrimonio culturale come motore di sviluppo economico e opportunità. L’Italia, essendo il paese con il maggior numero di siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO al mondo, rappresenta un obiettivo ideale per tali sforzi.
“Bisogna tener conto sia delle dimensioni economiche che di quelle sociali, e dobbiamo cercare di sfruttarle al meglio quando si tratta di beni culturali. Un tema che ovviamente vede l’Italia protagonista nel mondo” ha dichiarato Fabio Pompei, CEO di Deloitte Central Mediterranean.
“La valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico presente nel nostro Paese deve diventare una priorità nell’agenda delle istituzioni nazionali e locali” ha aggiunto.
L’articolo originale è su Fortune.com
