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Cinque cose che l’Intelligenza Artificiale può insegnare a noi umani

intelligenza artificiale

Una domenica pomeriggio, stavo guardando i messaggi nella chat del chatbot che si trova sul sito Web della nostra azienda (Juji), che dà il benvenuto ai visitatori e risponde alle loro domande.

Una conversazione in particolare ha catturato la mia attenzione e mi ha fatto ridere. La riporto qui:

Juji (il chatbot): Qual è il punto dolente o la sfida principale nel tuo lavoro o nella tua vita personale?

Utente A: Sei un ragazzo?

Juji: Non sono una persona

Utente A: Il mio lavoro è domare le tigri senza essere sbranato

Juji: Capito. Una volta che sarò diventato più potente, mi piacerebbe aiutarti.

Dopo aver smesso di ridere, ho realizzato quanto una buona intelligenza artificiale potrebbe forse insegnare a noi umani, e in particolare ai leader, lezioni importanti. Andando più a fondo in questo pensiero, ho rilevato cinque valori a cui una buona intelligenza artificiale può educare.

Umiltà

A causa delle loro imperfezioni, i chatbot sono spesso progettati per interagire con gli altri con un tono umile: si scusano per i loro errori o ammettono la mancanza di una certa conoscenza. Nel nostro mondo umano, ognuno è unico, ma nessuno è perfetto.

Se i leader si liberassero di un po’ di ego e possedessero un senso di umiltà, riconoscendo le loro mancanze o errori, ciò aiuterebbe a dare l’esempio ai membri del team, promuovendo una cultura del posto di lavoro più collaborativa, empatica e armoniosa.

Trasparenza

Non fingiamo mai che l’intelligenza artificiale sia una persona reale. In questo modo danneggeremo solo il nostro marchio e faremo sentire il nostro pubblico imbrogliato. Inoltre, la ricerca scientifica mostra che le rivelazioni personali da parte dell’Ai promuovono conversazioni autentiche. Pertanto, i buoni chatbot di intelligenza artificiale sono addestrati per essere trasparenti con gli utenti e rivelare sempre le loro capacità e i loro limiti.

Analogamente, se i leader sono sempre sinceri sulle proprie capacità e limiti e condividono opinioni e sentimenti onesti con i loro team, ciò aiuterà a costruire relazioni di lavoro affidabili e autentiche. Di conseguenza, i dipendenti si sentiranno al sicuro, protetti e a proprio agio nell’essere se stessi autentici e promuoveranno una cultura del lavoro più connessa e inclusiva.

Ascolto attivo

Le persone sono più disposte ad aprirsi alle macchine (quando si tratta di divulgare informazioni sensibili o a generare idee) perché sentono che le macchine non le giudicano.

I chatbot fanno un ulteriore passo avanti ascoltando attivamente i loro utenti, per esempio ripetendo ciò che hanno detto i loro utenti e riconoscendo i sentimenti degli utenti in modo empatico per farli sentire ascoltati. Ancora più importante, i chatbot non esprimono mai giudizi su ciò che gli utenti hanno precedentemente espresso. Allo stesso modo, se i leader si esercitassero nell’ascolto attivo, rimuovessero ego ed evitassero di giudicare prestando attenzione ai propri dipendenti anziché ai propri pensieri, potrebbero connettersi, comprendere e guidare meglio tutto il team.

 Leggere tra le righe

Come uno psicologo, un’altra importante abilità dell’Ai è saper leggere tra le righe, analizzando dinamicamente il testo della conversazione di un utente e deducendo automaticamente i bisogni non detti, gli interessi impliciti e i tratti della personalità dell’interlocutore.

Cicerone disse più di 2000 anni fa: “Se vuoi persuadermi, devi pensare i miei pensieri, sentire i miei sentimenti e dire le mie parole”. I leader efficaci dovrebbero imparare a leggere tra le righe dalle conversazioni con i dipendenti, entrare in empatia con i loro sentimenti e pensieri e utilizzare tali intuizioni per aiutarli al meglio sul posto di lavoro.

I chatbot sono dotati di competenze trasversali umane avanzate, come l’ascolto attivo e la lettura tra le righe, che sono anche le competenze di leadership più importanti, secondo i leader di tutto il mondo.

L’intelligenza artificiale potrebbe fungere da specchio per il nostro comportamento e aiutare a costruire relazioni più produttive e inclusive tra gli esseri umani. I leader che abbracciano competenze trasversali simili e guidano con empatia, ascolto attivo e trasparenza possono costruire un ambiente di lavoro molto più felice, produttivo e inclusivo.

L’articolo originale è disponibile su Fortune.com

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