A Casamicciola si continua a scavare nel fango sulla collina e a perlustrare con motovedette e sommozzatori il tratto di mare davanti al porto. Si cercano i corpi di possibili vittime. Al momento sono tre i cadaveri recuperati, altre dieci persone sono state dichiarare ufficialmente disperse. Questo può significare solo una cosa: il bilancio di sangue (tre morti) è destinato a diventare ancora più pesante.
Nelle stesse ore a Roma, a Palazzo Chigi, Giorgia Meloni ha convocato “il Consiglio dei ministri” e “su proposta del ministro per la Protezione civile”, è stato dichiarato subito “lo stato di emergenza”. Tra qualche ora ci sarà l’ordinanza del capo della Protezione civile.
La premier Meloni ha disposto un primo stanziamento di 2 milioni di euro per Casamicciola. L’annuncio delle prime decisioni è del ministro per il Sud, Nello Musumeci.
Al primo stanziamento di 2 milioni di euro, il ministro Musumeci ha aggiunto che “seguiranno altri stanziamenti non appena avremo una ricognizione dei danni e delle esigenze immediate. Diverso il ragionamento sul piano di ricostruzione che riguarderà strutture pubbliche e private”. Altra decisione importante del Governo: entro l’anno sarà approvato il ‘Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico’.
Bomba d’acqua e colate di fango su Casamicciola: morti, dispersi e distruzione
“I ministri competenti – si legge in un comunicato di Palazzo Chigi – effettueranno una attenta ricognizione delle risorse finanziarie già esistenti per fronteggiare l’emergenza idrogeologica nazionale al fine di utilizzarle per intero, e del personale da dedicare a supporto dei Comuni, a cominciare dai più piccoli”.