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Il nuovo ‘Avatar’ di Cameron, l’uomo da 6,3 miliardi di dollari

I suoi sette film hanno realizzato incassi superiori a 6,3 miliardi di dollari nel mondo ($6.323.760.289 per la precisione) di cui quasi due miliardi nell’area che gli americani chiamano “domestic” e che comprende Stati Uniti, Canada e Porto Rico ($1.974.741.653). Il suo ‘Avatar’ del 2009 è ad oggi il film più visto della storia del cinema, con un incasso di oltre 2,9 miliardi di dollari nel mondo ($2.922.917.914, di cui $785.221.649 “domestic”), mentre ‘Titanic’ del 1997 è il terzo incasso mondiale con $2.201.647.264 di dollari ($659.363.944 “domestic”) ed è rimasto il film più visto della storia per 12 anni, fino all’uscita di ‘Avatar’ appunto.

Bastano i numeri per capire quanta attesa ci sia per l’uscita del nuovo film del Re del Box Office, Mr. James Cameron, ‘Avatar – La via dell’acqua’, primo dei quattro sequel previsti per ‘Avatar’, nei cinema italiani dal 14 dicembre (negli USA esce il 16 dicembre). Riuscirà l’uomo che ha contribuito a creare e poi reinventare il moderno film d’azione con i suoi primi due film (‘Terminator’ del 1985 e poi ‘Aliens’ del 1986), e che ha intrattenuto milioni di spettatori in tutto il mondo (suoi sono anche ‘Terminator 2’ del 1991 e ‘True Lies’ del 1994) a eguagliare o battere se stesso?

Lo spera ovviamente il cineasta canadese e, insieme a lui, tutta la dirigenza di Disney e 20th Century Fox, le case di produzione del film. “Adoro le difficoltà, provo una forte attrazione verso di esse: ciò che è complesso esercita su di me l’effetto di una calamita, laddove ci sia una difficoltà io mi tuffo!”, ha dichiarato Cameron. Di sicuro la sfida del botteghino, questa volta, è più alta e gravosa di quella affrontata tredici anni fa: il mondo nel frattempo è cambiato con l’avvento delle piattaforme di streaming, la pandemia che ha cambiato le abitudini degli spettatori disabituandoli all’esperienza del cinema in sala, e la crisi che le sale stesse continuano a vivere. Non solo, anche il budget di questo nuovo film è notevolmente aumentato (‘The Hollywood Reporter’ parla di una cifra che si aggira tra i 350 e i 400 milioni di dollari, rispetto ai 237 milioni del primo ‘Avatar’) e la frenesia del 3D (che nel 2009 gonfiava il prezzo dei biglietti) si è decisamente placata. Cameron non si è mai sbilanciato in previsioni ottimistiche, definendo anzi ‘La via dell’acqua’ “il peggior business case della storia. Dobbiamo essere il terzo o quarto film che incassa di più nella storia. La soglia è quella, quello è il break even”, dice sdrammatizzando in collegamento da Londra.

Ma quali sono le aspettative di incasso per l’uscita di questo atteso sequel? Gli analisti parlano di una forbice tra 150 e 170 milioni di dollari nel Nord America nei primi tre giorni d’apertura (a fronte dei 77 milioni di dollari nel weekend di apertura “domestic” tra il 18 e il 20 dicembre 2009).

Di incassi e previsioni non si è molto parlato durante la conferenza stampa mondiale di presentazione di ‘Avatar la via dell’acqua’, svoltasi a Londra alla presenza del regista Cameron, del produttore Jon Landau (da tempo partner produttivo del cineasta canadese) e degli attori Zoe Saldana (Neytiri nel film), Sam Worthington (Jake Sully), Stephen Lang (il colonnello Quaritch), Sigourney Weaver (che torna con un nuovo personaggio, l’adolescente Kiri) e la new entry Kate Winslet (che interpreta il personaggio di Ronal).

‘Avatar – La via dell’acqua’. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2022 20th Century Studios. All Rights Reserved.

“Visto il successo commerciale del primo film sembrava una cosa scontata che si facesse un sequel”, ha dichiarato Cameron rispondendo alla domanda sul perché abbia deciso di riprendere in mano il progetto ‘Avatar’. «Beh, Steven Spielberg non ha girato il seguito di ‘ET’, ad esempio: per usare una metafora, non è così automatico decidere di far cadere di nuovo il fulmine sullo stesso luogo in cui è successo la prima volta. Ciò che ci ha stimolato a realizzare ‘Avatar 2’ è innanzitutto il fatto che avevamo un cast fantastico (cast in cui Kate Winslet non era prevista all’inizio) e siamo riusciti a riportare in azione anche Sigourney Weaver, nonostante il personaggio che interpretava fosse morto; inoltre avevamo una squadra di straordinari artisti, tecnici e membri della troupe che formano una specie di famiglia. Insomma, lavorare a questo film è stato per tutti una fatica ma anche una cosa assai piacevole, negli anni abbiamo imparato a volerci bene come ha poi avuto modo di testimoniare anche Kate. Questi due elementi sono stati un grande incentivo per tornare a lavorare su questo progetto per quanto mi riguarda”.

Certo, sono passati ben tredici anni dall’uscita di ‘Avatar’, e bisognerà capire se il pubblico vorrà continuare a seguire le avventure degli abitanti del pianeta Pandora. In questo nuovo capitolo (i successivi tre dovrebbero uscire ogni due anni, fino al 2028) ritroviamo i due protagonisti Jake Sully e Neytiri ancora insieme e con figli al seguito, pronti ad esplorare lo sconfinato mondo di Pandora e ad affrontare nuovi conflitti con l’umanità. La coppia si trova anche a fare i conti con i problemi coniugali legati all’educazione della prole. Cameron promette grandi sorprese per il pubblico. Particolarmente interessante il ritorno in squadra di Sigourney Weaver (presente anche in ‘Aliens’ di Cameron), che nel primo film interpretava la dottoressa Grace Augustine, esobiologa e capo del Programma Avatar sul pianeta Pandora, morente alla fine della storia. Ebbene, Cameron l’ha riportata in vita in un nuovo personaggio, quello di Kiri, figlia adottiva di Jake e Neytiri. “James me ne ha parlato la prima volta nel 2010: l’idea era quella di introdurre una ragazza che si sentiva molto a suo agio nella foresta, con le creature della fauna e della flora. Voleva creare un personaggio complesso, ed è stato per me bellissimo interpretare qualcuno che considero una vera adolescente, con le sue fragilità e i suoi punti di forza. Oltre che felice mi sono sentita anche spaventata da questa proposta: per fortuna ho avuto un po’ di tempo per prepararmi, tempo che ho impiegato frequentando scuole, ascoltando il modo di parlare e l’intonazione della voce dei ragazzi”.

‘Avatar – La via dell’acqua’. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2022 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Altrettanto interessante l’introduzione nel cast di una vecchia conoscenza di James Cameron, quella Kate Winslet che ha fatto sognare milioni di spettatori interpretando Rose in ‘Titanic’. «Ho accettato la sfida perché sapevo che dietro a tutto questo c’è James, mi aspettavo il massimo, la perfezione più assoluta: lui è l’incarnazione della precisione, è meticoloso, profondo, accurato» ha dichiarato Winslet. “Però ciò che mi ha convinto più di ogni altra cosa a far parte di questo progetto sono i personaggi che James sa creare: le protagoniste femminili che ha scritto non sono solo forti, ma si distinguono perché si battono per la verità, sono leader, hanno una grande forza sia fisica che morale. Essere inclusa in questo tipo di progetto mi ha molto inorgoglito. Zoe e Sam hanno creato il battito, hanno reso vivo, pulsante e reale ciò che James aveva messo su carta. Non si tratta solo di performance, di lavoro e resa cinematografica, hanno creato un universo straordinario e avervi fatto parte è speciale e fantastico”.

In Italia, come ha scritto Fulvio Bennati sul numero di dicembre di Fortune Italia Entertainment, il primo capitolo portò in sala la cifra record di 7.5 milioni di spettatori registrando il maggior incasso di tutti i tempi, con 68 milioni di euro. In un momento così difficile ‘La via dell’acqua’ potrebbe rappresentare un’àncora di salvezza.

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