Cerca
Close this search box.

Vino, il ‘Piglio’ giusto del Cesanese DOCG piantato in pieno lockdown

piglio giusto cesanese

di dicembrLuca Sbardella racconta la decisione di piantare in pieno lockdown un nuovo vigneto, per il suo Cesanese DOCG. La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italiae 2022 – gennaio 2023.

Per molti anni, l’imprenditoria vitivinicola nel Lazio si è concentrata sulla produzione di grandi quantità di vino, senza prestare molta attenzione alla qualità. Tuttavia, negli ultimi anni, si è verificato un grande fermento nella regione laziale, che ha spinto i produttori locali a cercare una viticoltura di alto livello. Attualmente, nel territorio regionale sono presenti 3 vini con denominazione di origine controllata e garantita (DOCG), 27 vini con denominazione di origine controllata (DOC) e 6 vini con indicazione geografica tipica (IGT).

Tra i vini che hanno segnato la rinascita enologica del Lazio, il Cesanese del Piglio occupa una posizione di primo piano. Questo vino è prodotto nell’area tra Roma e Frosinone.

Prima di tutto, è importante sottolineare che esistono solo due vitigni con il nome Cesanese utilizzati per la produzione di vino: il Cesanese ‘comune’ e quello ‘d’Affile’.

Le varietà di questo vitigno autoctono a bacca rossa, simbolo del Lazio, sono queste due. Nonostante ciò, alcune persone potrebbero pensare che i nomi “Olevano” e “Piglio” siano i nomi delle uve destinate alla produzione. Tuttavia, una certezza è rappresentata dalle antichissime origini del Cesanese, che prospera da millenni tra Olevano Romano, Affile e Piglio, una striscia di terra amata e frequentata da imperatori romani e Papi che, nel corso dei secoli, oltre all’incantevole bellezza di questi luoghi, hanno apprezzato il vino rosso laziale per la sua eccellenza. Da un punto di vista ampelografico, si distinguono due tipologie di Cesanese: il Cesanese “comune”, con acini di dimensioni maggiori, e il Cesanese “d’Affile”, con acini più piccoli. Riguardo a quest’ultima varietà, c’è una disputa tra i Comuni di Piglio e Affile per la paternità dell’area di origine. Il primo Comune ha il grande merito di aver rilanciato il Cesanese dopo un periodo di difficoltà seguito alla Seconda Guerra Mondiale, mentre il secondo Comune ha dato il nome all’uva. Tuttavia, bisogna anche menzionare che il nome del vino ha le sue radici in entrambi i Comuni: nell’antica Roma, gran parte di questa zona fu disboscata per piantare le barbatelle, da cui il termine “silvae Caesae”, che significa alberi tagliati.

Cesanese vi suona familiare? Si dice che l’usanza e una legge locale abbiano contribuito alla nascita del nome Cesanese d’Affile e alla sua diffusione. Si narra che le future spose che si trasferivano in altri paesi portassero in dote delle barbatelle di Cesanese d’Affile, che venivano piantate dopo la celebrazione dei matrimoni. Inoltre, lo statuto municipale di Affile prevedeva sanzioni severe sia per gli uomini che per gli animali che avessero causato danni alle viti. Al di là di racconti e leggende, il Cesanese rappresenta l’espressione di tre zone e dà vita a prodotti con caratteristiche diverse, influenzate dal territorio e dai microclimi.

È in questa lunga storia di tradizione e amore per la propria terra che si basa il progetto imprenditoriale di Luca Sbardella e sua moglie Cristiana Luciani. Abbiamo chiesto a Luca, che è anche il Presidente della Cantina Sociale del Piglio, di raccontarci di più sul suo Cesanese DOCG, ora che anche il nuovo vigneto, impiantato nel 2020 durante il periodo di lockdown, ha cominciato a dare i primi frutti.

Il suo Cesanese del Piglio ha ottenuto il marchio DOCG. Come nasce la sua etichetta?

L’etichetta è nata dopo anni di lavoro e passione. Tutto ha avuto inizio a Piglio, nella provincia di Frosinone, dove la mia famiglia possedeva una casa di campagna con un terreno di proprietà. Nel corso degli anni, l’antico casolare, che rappresenta l’immagine dei nostri vini, è diventato il centro di un vigneto da cui nascono le nostre uve.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di dicembre 2022 – gennaio 2023. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

 

 

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.