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E-sport, molto più di un gioco: il business degli sport virtuali

Intervista a Marco Saletta e Thalita Malagò, presidente  e direttrice generale di IIDEA (Italian Interactive Digital Entertainment Association), associazione di categoria dei videogiochi in Italia. La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di dicembre 2022 – gennaio 2023.

Uno degli errori più comuni, quando si pensa ai videogiochi, è quello di relegarli ad un mero concetto ludico. Quello che alcuni non sanno è che il settore del gaming, e degli e-sport in particolare, celano un business di tutto rispetto ed in forte crescita, anche in Italia. Nel nostro Paese il settore ha generato nell’ultimo anno un impatto economico complessivo di oltre 47 mln di euro, in crescita del 4% rispetto al 2021. È quanto è emerso dalla seconda edizione del “Landscape del settore e-sport in Italia”, commissionato da IIDEA, l’associazione di categoria dei videogiochi, a Nielsen. Solo l’impatto diretto, legato all’occupazione, vale circa 38 mln di euro in Italia.

Marco Saletta, presidente di IIDEA

Marco Saletta, presidente di IIDEA, il report annuale sul mercato dei videogiochi in Italia nel 2020 ha rilevato numeri da record. Si temeva fosse solo per l’effetto lockdown e invece il trend è rimasto in crescita anche nel 2021. Da cosa crede dipenda?

SALETTA: Nel 2020, spinti dalle restrizioni dovute alla pandemia, i consumi di videogiochi in Italia avevano registrato un record storico superando per la prima volta i 2 mld di euro. Nel 2021 ci saremmo aspettati di registrare un rallentamento e invece abbiamo celebrato un nuovo risultato estremamente positivo per tutto il comparto, con un giro d’affari di 2 mld e 243 mln di euro, in crescita del 2,9% rispetto alla precedente rilevazione. Stiamo assistendo ad un progressivo aumento della presenza dei videogiochi nella quotidianità di milioni di italiani – sono 15,5 milioni le persone che videogiocano – con un vero e proprio consolidamento dei consumi di uno dei più interessanti e innovativi media di intrattenimento. Il videogioco come fenomeno sociale e di socializzazione sta coinvolgendo gli italiani come già accaduto in molti altri Paesi del mondo. Anche rispetto all’ecosistema del gaming competitivo le nostre ricerche evidenziano come la popolarità degli e-sport nel nostro Paese non abbia subito contraccolpi dopo la pandemia.

Sulla scia di questi dati è possibile fare previsioni future sulla crescita del comparto e-sport? Cosa ritiene possa ostacolare una maggiore espansione?

Questa continua crescita del settore in Italia stimola investimenti e iniziative da parte dei principali stakeholder. I brand (endogeni ed esogeni) vedono negli e-sport un settore dinamico, caratterizzato da innovazione e avanguardia. Le aspettative di crescita degli e-sport in Italia oggi sono strettamente collegate alla loro consacrazione all’interno del mondo entertainment come nuovo media. Questo porta gli attori coinvolti a creare nuovi prodotti e contenuti fruibili non solo alla fanbase e-sport, ma anche al grande pubblico. Dall’altra parte, ciò che può ostacolarne maggiormente l’espansione è il gap tecnologico a livello di infrastrutture di rete nel Paese e una ancora contenuta capacità di attrarre iniziative importanti di caratura internazionale.

Thalita Malagò, direttrice generale di IIDEA

Il target di riferimento del mondo del gaming competitivo è piuttosto ampio, perché abbraccia la fascia 16-40. Tenere alta l’attenzione della Generazione Z però, impone sfide continue.

Gli e-sport sono interessanti per i brand perché hanno dimostrato di saper raggiungere un pubblico giovane, ricettivo e reattivo, che interagisce con i protagonisti del settore per via di un coinvolgimento diretto. I fan degli e-sport sono un target molto esigente rispetto alle prestazioni, alle esperienze di gioco e al coinvolgimento. Questa caratteristica è uno stimolo per le aziende che operano in questo ambito a innovarsi continuamente tramite attivazioni creative, eventi ed experience caratterizzati da una connotazione di novità. Dal nostro ultimo report è emerso proprio che le aziende che hanno scelto di investire nel settore hanno riscontrato un vantaggio competitivo in termini di percezione del proprio brand. Oltre ad incrementare l’awareness, i brand hanno anche ottenuto buoni risultati in termini di customer acquistion nonché di networking e interazioni.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di dicembre 2022 – gennaio 2023. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

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