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Energia, l’intelligenza artificiale al servizio della transizione

Per la prima volta in Europa nel 2022 abbiamo consumato più energia elettrica prodotta dal sole e dal vento piuttosto che dal gas bruciato nelle centrali. Secondo l’European Electricity Review pubblicata dal think tank energetico Ember, lo scorso anno eolico e solare hanno soddisfatto il 22% della domanda di energia nell’Unione europea, con un ritorno non indifferente anche in termini economici: le rinnovabili hanno contribuito a evitare 10 mld di euro di costi del gas. Ma per andare sul serio incontro al futuro della sostenibilità, non basta. Secondo il Ceo di Veos Digital Simone Geravini, la strada è tracciata, ma lunga. È necessario che gli incentivi previsti dallo Stato italiano e l’energia prodotta vengano ripartiti in modo equo tra i membri dell’Unione, a seconda del ruolo assunto (produttore o consumatore). E che l’autoconsumo sia massimizzato. Anche grazie all’impiego si strumenti innovativi come ‘Digiwatt‘.

Se la vera autosufficienza si raggiunge grazie a quella rete di connessioni in grado di portare benefici, l’autoconsumo consapevole è infatti la chiave di accesso a questa indipendenza dalla rete pubblica, e il punto di partenza per arrivare all’autosufficienza energetica. Ma in che modo l’intelligenza artificiale può aiutare a raggiungere quest’obiettivo?

Digiwatt, l’intelligenza artificiale al servizio della transizione energetica

Nulla di più semplice, per cercare di tenere i conti in tasca di qualcosa di tanto complicato che riguarda non soltanto l’individuo, ma la collettività. “Digiwatt è un’applicazione che si propone di aiutare famiglie ed imprese ad acquisire consapevolezza rispetto ai propri consumi di energia elettrica, grazie all’utilizzo di algoritmi che comprendono le abitudini e gli elettrodomestici di case e uffici e suggeriscono azioni virtuose per risparmiare fino al 15-20% sulla bolletta“, ha spiegato Simone Geravini a Fortune Italia.

Smart Meter di Digiwatt 

Più nello specifico, Digiwatt si compone di uno ‘Smart Meter’, cioè un dispositivo che si installa con semplicità sul contatore. E di un’applicazione, accessibile e consultabile da qualsiasi apparecchio, attraverso la quale è possibile verificare la composizione della propria bolletta e iniziare a risparmiare, grazie a specifiche raccomandazioni su come, ad esempio, evitare inutili sprechi di elettricità.

“Viene analizzato quanto incide il consumo delle stampanti, dei computer, della lavatrice, del frigorifero, della lavastoviglie, dell’illuminazione e dell’elettronica di consumo. E viene confrontato con i consumi di utenti con caratteristiche simili”, ha detto Geravini.  “Inoltre, la tecnologia di Digiwatt permette di entrare a far parte delle nascenti Comunità energetiche per l’autoproduzione e l’ottimizzazione di energia elettrica, poiché permette di automatizzare i processi di contabilizzazione e distribuzione degli incentivi. In sostanza: Digiwatt è un’assistente energetico personale intelligente“.

I dati sul consumo di energia elettrica nel 2022 emersi dal rapporto di Ember, secondo il Ceo di Veos Digital, sono stati piuttosto incoraggianti. Ma nell’immediato futuro, non potremo fare a meno di parlare ancora di energia e dei costi che questa si porta dietro. “Credo che sia importante sottolineare che per costo si intende non solo l’aspetto economico, ma anche l’impatto che la produzione di energia ha in termini di emissioni inquinanti e quindi i costi indiretti che genera sull’economia, sulle persone e sull’ambiente”, ha precisato il manager che ha un passato nel settore del banking.

“Basti pensare, ad esempio, ai danni del surriscaldamento globale o alle malattie polmonari, che impattano sulla vita e sull’economia attraverso il sistema sanitario nazionale. È  fondamentale continuare a incentivare l’utilizzo di energia rinnovabile in un’ottica di programmazione decennale con l’obiettivo di lasciare un mondo migliore rispetto a come l’abbiamo trovato”.

Nella missione della transizione energetica, le Comunità energetiche hanno un compito fondamentale. E sono importanti da un punto di vista economico, ecologico e culturale. “Grazie alle Comunità energetiche, le persone possono risparmiare sensibilmente in bolletta, riducendo le emissioni inquinanti e trasformando i propri comportamenti in azioni virtuose. Tutto questo senza cambiare il proprio livello di comfort. La Comunità energetica è quindi uno strumento nobile negli intenti per cambiare veramente le cose e andare nella direzione di un consumo sempre più sostenibile di energia elettrica”, ha detto Gerevini.

“Abbiamo fatto dei passi importanti nella giusta direzione ed ora è necessario continuare a lavorare insieme per trasmettere alle persone cosa possono concretamente fare per dare il proprio contributo”, ha continuato il Ceo. “Tutte le transizioni, infatti, non sono solo tecnologiche ma anche e soprattutto culturali. Le più grandi sfide della storia dell’uomo moderno sono state vinte lavorando collettivamente a un sogno comune. Ci avviamo verso una transizione ‘giusta e ordinata’. Sono certo che possiamo farcela”, ha concluso.

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