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Chatgpt e la frenesia dell’AI

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Il futuro che Sam Altman e OpenAI vogliono costruire è tanto fantastico quanto terrificante 

Un paio di volte ogni decina d’anni arriva un prodotto che prende una tecnologia adatta all’oscurità degli scantinati dei dipartimenti di ingegneria e la trasforma in qualcosa che anche la vostra vecchia zia sa come usare. C’erano browser web già nel 1990. Ma solo quando è arrivato Netscape Navigator nel 1994 la maggior parte delle persone ha scoperto Internet. Il 30 novembre 2022, l’intelligenza artificiale ha avuto quella che potrebbe rivelarsi la sua svolta alla ‘Netscape Navigator’. Un avvenimento firmato Sam Altman, Ad di OpenAI, una società di intelligenza artificiale con sede a San Francisco fondata nel 2015 con il sostegno finanziario di un gruppo di nomi pesanti della Silicon Valley, tra cui Elon Musk, Peter Thiel e il collega di PayPal, e cofondatore di LinkedIn, Reid Hoffman.

Il 30 novembre, circa sette anni dopo il lancio dell’azienda, Altman ha twittato: “Oggi abbiamo lanciato ChatGpt. Provate a parlagli qui”, con un link che avrebbe consentito a chiunque di registrarsi gratuitamente per iniziare a conversare con il nuovo chatbot di OpenAI. Non solo per fare una chiacchierata sul meteo. Amjad Masad, un ingegnere e Ceo del settore software, ha chiesto di eseguire il debug del suo codice, e ChatGpt lo ha fatto. Gina Homolka, food blogger e influencer, gli ha fatto scrivere una ricetta per biscotti con gocce di cioccolato. Riley Goodside, un ingegnere di Scale AI, ha chiesto di scrivere la sceneggiatura per un episodio di Seinfeld. Guy Parsons, un marketer che gestisce anche una galleria d’arte online dedicata all’intelligenza artificiale, gli ha fatto scrivere suggerimenti da usare in un altro sistema di intelligenza artificiale, Midjourney, che crea immagini da descrizioni testuali. Roxana Daneshjou, dermatologa della Stanford University School of Medicine che studia anche le applicazioni dell’AI in medicina, ha posto domande mediche. Molti studenti lo hanno usato per fare i compiti. Tutto questo, solo nelle prime 24 ore dopo il rilascio.

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