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Rai, il nuovo volto di una sede storica

La casa del cavallo di viale Mazzini avrà un nuovo aspetto. Consegna prevista nel 2028. I dettagli del progetto, dalla bonifica dell’amianto a un approccio basato su biofilia e sostenibilità 

La storica sede Rai di viale Mazzini 14, a Roma, cambierà volto: l’edificio degli anni ’60 sarà riscritto con principi funzionali moderni, in linea con le nuove esigenze di lavoro. L’apertura del cantiere è prevista per la fine del 2024, con la consegna dell’edificio nel 2028.

La riqualificazione di questo immobile è un tema all’attenzione dell’azienda da tempo: i primi studi risalgono agli anni ’90, si sono susseguite varie ipotesi, tra cui anche quella di vendere il palazzo e trasferire gli uffici in un nuovo insediamento a Saxa Rubra. Alla fine, però, si è optato per il rinnovamento della sede storica, trattandosi di un asset di grande valore, sia dal punto di vista patrimoniale che simbolico e identitario. Da qui l’unica opzione possibile: conservare gli aspetti più qualificanti del progetto originario dell’architetto Francesco Berarducci, riproponendoli in chiave contemporanea.

La gara per la bonifica dall’amianto e per la riqualificazione è stata indetta nel 2020 e l’obiettivo dell’intervento è quello di riportare l’edificio alla struttura metallica originale, per poi procedere alla riqualificazione, mantenendo la sagoma del manufatto e ripristinando il linguaggio architettonico degli anni ’60. Lo studio di architettura e interior design ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel, insieme alla società di ingegneria e architettura e ICT, DBA PRO Spa, si sono aggiudicati l’incarico, stipulando il contratto nell’estate del 2022. Da poco è stata ultimata la fase del progetto di fattibilità tecnico-economica, nel 2023 seguiranno la progettazione definitiva ed esecutiva, per poi pubblicare la gara d’appalto il prossimo anno.

Nuovi spazi, più comfort per le persone, tecnologie all’avanguardia e una progettazione basata sui principi di biofilia e sostenibilità renderanno l’edificio fortemente innovativo. Il principio guida è quello di aggiornare l’immobile, ormai a fine vita, alle nuove modalità di lavoro agile, che necessitano di spazi più aperti e flessibili, che possano stimolare la creatività e la collaborazione. C’è ovviamente anche il tema dell’adeguamento normativo: oltre alla bonifica dall’amianto, è previsto il consolidamento della struttura in acciaio per migliorarne le prestazioni antisismiche. Alcuni importanti servizi, tra cui la mensa aziendale, verranno riposizionati ai diversi piani dell’edificio, per efficientare integrazione e funzionalità. È prevista anche la ristrutturazione degli ingressi per accentuare la trasparenza e la comunicazione con l’esterno, come da progetto originario. Non secondario l’aspetto della sostenibilità ambientale ed energetica.

Un ingente impegno economico nell’ambito del piano immobiliare Rai (approvato dal cda nel luglio del 2022), con ricadute dirette sull’incremento del valore dell’asset. Si parla di una strategia di 10 anni con interventi di ristrutturazione, riqualificazione o sostituzione degli immobili esistenti, che consentiranno di disporre di un parco immobiliare adeguato in termini funzionali e normativi, ma anche sostenibile economicamente.

Quattro anni di cantiere impongono una riorganizzazione temporanea dei dipendenti, tanto che a breve sarà pubblicata una manifestazione di interesse per la locazione di uno o più immobili polmone che consentano di ospitare i circa 1.300 addetti che attualmente gravitano sulla sede di viale Mazzini, a cui aggiungere altri dipendenti provenienti dalle sedi distaccate nel quartiere Prati di Roma. È già in atto un progetto più ampio di riconversione degli spazi, per adeguarli alle nuove modalità di lavoro, applicando criteri di smart working e desk sharing; il primo test è in corso nella sede di viale Mazzini, continuerà negli immobili polmone per stabilizzarsi poi nel nuovo edificio, rigenerato.

La riqualificazione interessa una superficie complessiva di circa 30mila mq con un progetto pensato per aumentare il benessere delle persone, attraverso spazi moderni e flessibili, in linea con le nuove esigenze di lavoro. L’edificio aumenterà gli spazi per i servizi alla persona, con una riqualificazione della zona ristoro, la creazione di un giardino esterno su via Podgora, e un ripensamento delle logiche di distribuzione interna, favorendo la trasmissione delle informazioni e i contatti tra i diversi ambiti di lavoro. Il comfort acustico, illuminotecnico e termico sarà garantito grazie a innovative soluzioni architettoniche ed impiantistiche.

“Il progetto prevede una riqualificazione di tutte le facciate – racconta l’architetto Antonio Citterio – così da garantire efficientamento energetico e sostenibilità, mantenendo al contempo il linguaggio compositivo originale. Reinterpreteremo anche la copertura dell’edificio, integrando al suo interno tutte le nuove esigenze tecnologiche ed impiantistiche”. “Gli spazi di lavoro devono integrare una mixité di funzioni, consentendo di tenere riunioni di gruppo o incontri informali, ma anche avere spazi in cui le persone possano prendersi il proprio tempo e concentrarsi sulla cura di sé. Proponiamo un approccio che favorisce gli spazi ibridi e la contaminazione incrociata tra tipologie architettoniche (uffici, spazi residenziali, hospitality) – il commento di Patricia Viel, ceo di ACPV ARCHITECTS – Rai dà così vita a un importante intervento di rigenerazione urbana, valorizzando un edificio storico che caratterizza fortemente l’identità del quartiere”.

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