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Carlo III Re d’Inghilterra, l’incoronazione e le spese di una monarchia sempre più vecchia

 

Da principe dimenticato, come lo aveva definito il Time nel 2013, a Re d’Inghilterra: il 73nne Carlo III sarà il monarca più anziano incoronato sul trono che è stato di Elisabetta II per sett’antanni.  L’eredità della regina porta con sé un Regno Unito in crisi economica, flagellato dagli scioperi, con l’inflazione alle stelle e diversi problemi politici irrisolti con l’Irlanda del Nord e la Scozia, in parte conseguenze di una Brexit che si è rivelata un’amara sorpresa per i sudditi di sua Maestà.

L’appannaggio della Corona

Ma intanto Londra è pronta per festeggiare il nuovo Re, incoronato nell’abbazia di Westminster, con un evento i cui costi gravano, in buona parte, sui conti pubblici e sulle tasche dei cittadini. Il Parlamento inglese riconosce annualmente alla Corona un appannaggio, il ‘Sovereign grant’, pari a 86 mln di sterline nel 2022 – che ha generato però un indotto turistico di circa 1,7 mld di sterline –  fondi destinati solitamente alla manutenzione delle proprietà della Casa reale e per le spese del personale, e che in questo caso serviranno per pagare in parte le spese dell’incoronazione. Il costo stimato dell’evento non è ufficiale, ma si aggira tra i 100 ed i 120 mln di sterline.

The Mall

Il ‘Privy Purse’
Una parte della spesa sarà anche a carico del ‘Privy Purse’, il reddito privato della famiglia reale, che deriva in buona parte dalla proprietà del Ducato di Lancaster, che produce intorno ai 16 mln di sterline ogni anno. Il patrimonio complessivo dei Winsor ammonta a circa 20,6 mld di euro, poco meno del Pil della repubblica dell’Honduras, e l’utile realizzato nel 2022 è stato di circa 408 mln, pari al Pil delle isole Tonga, già parte del Commonwealth.
Le ricchezze della Corona consistono sostanzialmente in proprietà terriere, immobiliari e societarie, che fanno capo a tre holding speciali: le proprietà della Corona (crown estate), il ducato di Cornovaglia ed il già citato ducato di Lancaster.

Evento globale

Tornando all’evento di incoronazione, dall’abaco dei costi e ricavi si sottraggono gli introiti mancati al Pil nazionale a causa della festività istituita nel giorno 8 maggio, che vedrà serrati i battenti di tutti gli esercizi commerciali, con un incasso non percepito stimato intorno agli 850 mln di sterline. Col segno più, invece, i ricavi derivanti dai diritti televisivi: il Royal Wedding di William e Kate, ad esempio, fruttò ben 1,5 mld di sterline. L’evento mediatico avrà una copertura globale, oltre la metà della popolazione mondiale – secondo le stime ufficiali – assisterà all’evento.
Lo stesso entusiasmo potrebbe però non contagiare tutti gli inglesi: un sondaggio BBC News rivela infatti che il 70% dei giovani fra i 18 e i 34 anni dichiara di non essere interessato a seguirlo, mentre il 58% degli over 65 si è detto entusiasta di poter assistere alle fasi della cerimonia di incoronazione.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella arriva a Londra, per partecipare alla cerimonia di incoronazione di re Carlo III

Gli invitati ufficiali saranno ‘soltanto’ 2.000, fra cui Sergio Mattarella, presidente della Repubblica italiana. Antonio ‘Tony’ Pappano, dal 2022 direttore della Royal Opera House di Londra, la cui musica accompagnerà l’incoronazione di Carlo e Camilla, che indosseranno i regalia della Corona, i gioielli e gli oggetti preziosi, solitamente conservati nella Torre di Londra, ed utilizzati in occasione della tradizionale cerimonia. Carlo III indosserà la corona di Sant’Edoardo, che risale al secolo XVII,  2 kg di oro massiccio e rubini, ametiste, zaffiri e topazi. La regina Camilla, invece, non indosserà la corona tradizionale in cui è incastonato il Koh-i-Noor, il diamante più grande del mondo, simbolo del colonialismo inglese nel subcontinente indiano, probabilmente per lanciare un messaggio di cambiamento, rispetto al passato, e di rinnovamento dei rapporti con i paesi del Commonwelth, in una strategia che sarà sicuramente chiarita a breve dai nuovi regnanti.

The Imperial State Crown St Edward’s ©

L’emoji ufficiale

La corona di Sant’Edoardo ha anche ispirato l’emoji celebrativa creata in occasione dell’incoronazione,  che apparirà su Twitter ogni volta che saranno utilizzati gli hashtag  ufficiali dell’evento: #Coronation #CoronationBigLunch #TheBilgHelpOut.

L’operazione ‘Golden Orb’

Cento i capi di stato presenti a Londra in occasione dell’evento, a cui si aggiungono quasi tutti i Reali delle corti europee. Il piano di sicurezza messo in campo (Golden Orb) vede impiegate centinaia di telecamere e droni dotati di software per il riconoscimento facciale, capaci di confrontare i volti della folla con le immagini di potenziali attentatori, secondo quanto ha dichiarato Scotland Yard.
Attese anche delle manifestazioni di protesta da parte dei repubblicani che, se non hanno rinunciato a salutare il feretro della Regina qualche mese fa, ora montano la protesta al grido di ‘it’s not my king – non è il mio Re’.

Carlo III

Carlo saprà ereditare anche il rispetto che Elisabetta II ispirava ai suoi sudditi? Non sarà facile, del resto the Queen è stata la roccia su cui è stato costruito il Regno Unito moderno, come aveva detto Liz Truss, primo ministro meteora del Regno Unito, in carica dal 6 settembre al 25 ottobre 2022.
Il nuovo Re proverà a dare una sua impronta all’Uk, lui che negli anni è stato criticato per la sua ossessione con l’ambiente e le tematiche green, ma che oggi incassa il vantaggio di aver anticipato i tempi rispetto alla problematica del climate change. Carlo si è inoltre dichiarato più volte favorevole alla medicina alternativa e omeopatica, alla tolleranza religiosa, e contrario all’islamofobia, ha anche chiesto aiuto all’Ue per combattere l’emergenza climatica, e ha promosso una task force per la moda sostenibile, che ha alla guida l’italiano Carlo Marchetti, già fondatore di Yoox.
‘L’eterno stagista’ di cui parlava l’Economist in passato, saprà diventare il Re di tutti gli inglesi? This is the question.

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