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Fabrizia Buongiorno (E-Geos): Il monitoraggio spaziale della Terra parte dai Sassi di Matera

La geodesia spaziale calcola le variazioni delle coordinate geografiche, e lo fa attraverso misurazioni satellitari. Anche di questo si occupa E-Geos, il centro di elaborazione, archiviazione e distribuzione dei dati di telerilevamento prodotti dai satelliti di osservazione della Terra, che ha sede nei pressi della città di Matera 

Ai margini del parco naturale della Murgia sorge l’hub spaziale della città di Matera, che ospita anche la sede di E-Geos che produce immagini e servizi in ‘near real time’ utili, fra l’altro, al monitoraggio terrestre e alla sorveglianza marittima. E-Geos fornisce informazioni geospaziali e mappe satellitari – anche alla Commissione europea – delle aree colpite da disastri naturali, fornendo i dati necessari a gestire le conseguenze di eventi catastrofici. Un’attività complessa e strategica, che abbiamo voluto raccontare attraverso le parole della presidentessa Fabrizia Buongiorno.

Il centro E-Geos di Matera opera nell’elaborazione dei dati per l’osservazione terrestre. In cosa consiste l’apporto strategico di questa attività?

E-Geos di Matera affianca la locale sede dell’Agenzia Spaziale Italiana nelle attività di geodesia spaziale. Fin dagli anni ‘90, assieme a Telespazio, E-Geos si occupa di misure di diversi sistemi oltre che di dati di posizionamento. In particolare la sezione Gnss è in continuo sviluppo anche per analisi collegate ad attività scientifica per lo studio della geodinamica. E-Geos è anche data-hub per dati prodotti dalla costellazione satellitare italiana Cosmo-SkyMed, per cui fornisce servizi operativi e di manutenzione fin dal 2007, data di lancio del primo satellite. Il centro, a parte la gestione e archiviazione dei dati, sviluppa servizi specifici e contribuisce allo sviluppo dei progetti verso clienti istituzionali e internazionali che la società acquisisce.

Ai fini dei prossimi lanci di flotte spaziali (Iride in primis), quale sarà il coinvolgimento di E-Geos?

C’è una importante parte del Pnrr che finanzia la nuova flotta satellitare, che sarà lanciata nei prossimi tre anni, ed E-Geos ha ottenuto i contratti per la produzione dei servizi relativi alla costellazione Iride, un grande sforzo di coordinamento fra industrie di settore, vari prodotti e segmenti che sono stati messi a bando dall’Agenzia spaziale europea, per conto dello Stato italiano.

E-Geos è inoltre prime contractor per i servizi di ‘emergency’ e ground motion che prevede prodotti derivati dall’elaborazione dei dati che saranno inviati dai trenta satelliti.

C’è tanto lavoro da fare…

E ci sono tante occasioni di lavoro. Con lo sguardo al futuro, diremo che se non formiamo nuovi ingegneri, geologi, esperti nell’analisi dei dati spaziali potremmo avere difficoltà nello sviluppare a pieno questo sistema che lo Stato Italiano sta finanziando, e realizzando.

Volendo fare degli esempi pratici?

Noi abbiamo un servizio specifico di ‘emergency’ collegato a Copernicus, attività che svolgiamo dal 2012 – aggiudicandoci le gare della comunità europea – siamo leader per l’erogazione del servizio per applicazioni ambientali per il supporto umanitario, oltre all’analisi in zone di crisi. In caso di emergenze per eventi estremi – inondazioni, incendi, terremoti nei Paesi europei ma non solo – grazie al servizio Copernicus possiamo attivare in tempo reale i dati satellitari di monitoraggio.

L’Italia è nel Mediterraneo e i servizi erogati da E-Geos fanno parte di questa attività che pensiamo si estenderà in futuro, dato che l’Italia si sta dotando di nuove costellazioni di satelliti per l’osservazione della Terra.

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