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Eurispes, per il 30% degli italiani la situazione economica peggiorerà

Non siamo in tempi “ordinari”. Gian Maria Fara, presidente dell’Eurispes, non poteva dirlo meglio. Pandemia, guerra in Ucraina, crisi energetica e inflazione. Cambiamenti climatici. Dall’economia alla politica, fino a toccare temi etici. Il Rapporto Italia 2023 di Eurispes restituisce la fotografia di un Paese che ha poca (pochissima) fiducia. Complice il contesto. “Soprattutto la pandemia ha portato un senso di pessimismo tra gli italiani che in maggioranza, il 53,8%, indicano peggiorata la situazione economica nell’ultimo anno”, ha commentato Fara. Il dato drammatico, è che non c’è ottimismo nemmeno per il futuro.

Nel 2022 gli italiani hanno assistito all’impennata dei prezzi, a cominciare dagli aumenti del carrello della spesa. Generi alimentari, bollette e benzina sono stati (e sono tuttora) in cima alla classifica dei rincari più significativi. Ma a mettere in difficoltà quasi la metà dei cittadini ci sono anche l’affitto, il mutuo e le spese mediche (con 3 persone su 10 che non riescono a pagare una visita dal dottore).

Per il 31,2% degli italiani la situazione economica resterà stabile nei prossimi 12 mesi. Ma per circa il 30% peggiorerà. Per appena l’8,5% ci sarà un lieve miglioramento, mentre la restante percentuale preferisce non rispondere.

Gli italiani, si sa, sono un popolo di risparmiatori. Nel 2022, rileva l’Eurispes, tra le strategie per spendere di meno il 69,6% degli italiani ha tagliato sui regali. Il 64,6% ha acquistato più prodotti in saldo. Basti pensare al ‘Black Friday’: secondo i dati di Klarna, la prima giornata di sconti del 2022 è stata un boom di vendite e ha registrato un incremento del 130% rispetto all’anno precedente.

La vetrina di un negozio durante la settimana del Black Friday. Fonte: Ansa

Più di un italiano su due ha comprato prodotti alimentari nei discount. E il 64% ha cambiato marca di un prodotto alimentare se più conveniente. Il 60,5% dei cittadini ha rinunciato ai pasti fuori casa, il 58,6% ha ridotto le spese per viaggi e vacanze e il 57,2% quelle per il tempo libero.

Per far fronte al caro bollette il 65% degli intervistati utilizza lampadine a basso consumo energetico, il 62,9% limita il riscaldamento casalingo. Più della metà, il 54,4%, evita di tenere in standby gli elettrodomestici e cerca di consumare il meno possibile l’acqua calda.

La fiducia nella politica

Se sul fronte economico c’è poca fiducia, sul fronte politico le cose stanno un po’ diversamente. Un terzo degli italiani (il 34,3%) dice di avere fiducia nell’attuale Governo. Con il 52,2% dei consensi il presidente della Repubblica raccoglie la fiducia espressa dalla maggior parte dei cittadini (mentre sull’elezione diretta dello stesso si dicono favorevoli poco meno della metà). La magistratura è al 41%, il Parlamento al 30%, i presidenti di Regione al 34,8%.

Sergio Mattarella, presidente della Repubblica italiana

L’elezione diretta del presidente del Consiglio la vorrebbe invece oltre il 51% degli intervistati. Mentre il 56,1% caldeggia l’autonomia delle Regioni soprattutto al Nord-Est.

Quote rosa

Il 72,6% degli italiani ritiene che la presenza delle donne in politica non sia adeguata dal punto di vista quantitativo: sono troppo poche e raramente ricoprono ruoli chiave. Per il 21,2% invece la presenza delle donne è adeguata sia per numero che per ruolo e il 6,2% la reputa addirittura eccessiva a livello istituzionale.

Per il 30,9% dei cittadini le quote rosa non sono la risposta al gap gender perché “le pari opportunità si creano solo realizzando le condizioni che possano garantire alle donne un’effettiva partecipazione alla vita pubblica”, mentre il 19,5% ha motivato la propria contrarietà con la necessità che le donne debbano conquistare le cariche pubbliche al pari degli uomini.

Per il 36% invece le quote rosa sono l’unico modo per garantire la presenza delle donne in politica. Il 36,7% degli italiani ritiene che politiche più efficaci di sostegno alla famiglia e alla maternità potrebbero giovare e incoraggiare l’impegno politico delle donne, mentre per il 25,7% serve una migliore ripartizione delle responsabilità familiari tra i due sessi e per il 24,6% occorre ricorrere a quote riservate alle donne, stabilite per legge.

Le scelte degli italiani a tavola

Novel food e carne sintetica. Dei ‘tempi non ordinari’ fanno parte anche le novità in campo gastronomico. Un italiano su quattro sarebbe disposto a mangiare carne sintetica, mentre l’82,5% si dichiara poco o per niente propenso ad assaggiare insetti.

Per quanto riguarda gli insetti però, i risultati dell’indagine Eurispes sono meno drastici quando si parla di prodotti risultanti dalla lavorazione di insetti, come le farine: il 76,7% non acquisterebbe comunque prodotti che li contengono, ma il 23,3% sì.

Post Instagram di Naturasì, il negozio di prodotti biologici che ha deciso di non vendere prodotti a base di insetti

Nel 2023 inoltre, segnala lo studio, ha intrapreso la scelta vegetariana il 4,2% degli intervistati, mentre è vegano il 2,4%. Il 30% acquista alimenti senza lattosio (nel 2019 era il 26%), anche senza avere un’intolleranza. Cresce anche il consumo di alimenti senza glutine, 21,1% (19,3% nel 2019) e senza lievito, ma soprattutto senza zucchero (23,3%). Integratori alimentari e vitamine sono invece consumati dal 68,5% del campione.

Temi etici

Sulle questioni etiche, il 67,9% degli italiani è a favore dell’eutanasia, il 68,8% sostiene il testamento biologico e rispetto alla possibilità di ricorrere al suicidio assistito i favorevoli rappresentano il 50% (erano il 39,4% nel 2019).

Dall’indagine di Eurispes emerge anche come il matrimonio tra persone dello stesso sesso raccolga il 59,2% dei consensi, che risultano in crescita al 50,4% per l’adozione dei bambini da parte di coppie omosessuali, rispetto al 31,1% rilevato nel 2019.

L’adozione di bambini anche per i single è un tema che mette d’accordo poco più della metà degli italiani, il 56,3%. Meno di quattro cittadini su 10, il 38,1%, sono invece d’accordo con la possibilità di cambiare sesso tramite autodichiarazione, anche senza certificazione medica.

Tra gli altri temi etici, sottolinea l’Eurispes, il 58% degli italiani si dichiara a favore della fecondazione eterologa, dato in aumento rispetto al 2022 (56,9%). Poco meno di quattro su 10 sono a favore della maternità surrogata (39,5%).

Per quanto riguarda la legalizzazione delle droghe leggere, invece, meno della metà degli italiani si dichiara a favore (47,9%). Dato simile a quello per la legalizzazione della prostituzione: sono 45,7% i favorevoli.

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