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Generali, utile netto normalizzato a 1.229 milioni

Generali nel trimestre segna un utile netto di 1.199 milioni. Più del doppio rispetto ai 481 milioni nello stesso periodo dell’anno scorso. E mette in campo l’inedita definizione di utile netto normalizzato, pari a 1.229 milioni (+49,7%), che non tiene conto fra l’altro degli impatti degli asset misurati a fair value e dell’iperinflazione.

“Per la prima volta presentiamo i nostri risultati secondo i nuovi principi contabili, che ci consentono di migliorare significativamente la visibilità e la prevedibilità delle fonti di utile, oltre a fornire una migliore rappresentazione del valore intrinseco del nostro business vita”, spiega il cfo di Generali, Cristiano Borean, nel presentare i conti che si confermano in linea con gli obiettivi del piano e sono apprezzati dagli analisti. E’ l’occasione anche per fare il punto sull’impatto delle recenti alluvioni in Emilia Romagna.

“Se non dovessero esserci forti deterioramenti nei prossimi giorni, a seguito anche delle coperture possiamo sperare di non superare i 100 milioni di danni”, anticipa Borean e ricorda che sui rischi catastrofali il gruppo assicurativo si riassicura a sua volta, e in caso di alluvioni il monitoraggio dura 21 giorni. Quindi c’è ancora da tenere d’ occhio le previsioni meteo e incrociare le dita. Riguardo al trimestre, il risultato operativo di Generali sale a 1.820 milioni (+22,1%) grazie al segmento danni, dove 8.925 milioni di premi (+10,1%) sostengono quelli lordi complessivi, che raggiungono i 22,2 miliardi (+1,3%) mentre nel vita arretrano a 13,2 miliardi (-3,7%) penalizzati dalla linee unit-linked (-17,4%).

Proprio perché concentrata sulle polizze collegate a fondi di investimento, oltre che sul puro rischio e malattia, la raccolta netta vita è negativa per 190 milioni. Non risente tuttavia, se non in misura marginale, dello spostamento di alcuni clienti verso i più redditizi Btp. Tiene l’utile operativo vita a 924 milioni (+1%) e il new business margin sale al 5,72% (+0,32 punti percentuali) mentre il risultato operativo del segmento danni aumenta a 847 milioni (+74,6%) e il combined ratio migliora a 90,7% (-5,6 punti percentuali).

L’utile operativo dell’ asset & wealth management scende 233 milioni (-10%) per il confronto con il primo trimestre 2022 che era stato molto favorevole sui mercati. Generali mantiene comunque una posizione di capitale solida con il solvency ratio a 227% (221% a fine 2022), leggermente migliorato al 228% al 19 maggio. Conferma infine la bontà dell’operazione Cattolica con un ritorno sull’investimento che, dice Borean, alla fine supererà il 20%.

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