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Investimenti, Cnp Vita: l’istinto non prevalga sulla razionalità

La ‘psicologia dell’investimento’ ha un peso fondamentale – secondo Cnp Vita Assicura – sulle scelte finanziarie fatte nei momenti di difficoltà. La tendenza diffusa è quella di far prevalere l’istinto sulla razionalità, con ‘scelte di pancia’ che, in questo momento, porterebbero gli investitori a preferire soluzioni a breve termine, non sempre premianti.

Secondo l’Osservatorio investitori di Cnp Vita Assicura, commissionato a Bva Doxa, infatti, sicurezza del capitale e stabilità del rendimento (tipici di alcune soluzioni a medio-lungo termine) sono i due aspetti più importanti nelle scelte di investimento, ancor più in un contesto macroeconomico come quello attuale in cui prevale preoccupazione: il 66% degli investitori è meno fiducioso sull’andamento dei suoi investimenti, rispetto a 12 mesi fa. Fortune Italia ha voluto approfondire il tema con Paolo Fumo, direttore commerciale delle compagnie Cnp Vita.

In occasione del Salone del Risparmio, Cnp ha presentato uno studio sulla psicologia dell’investimento “senti-Mentale!”. Di cosa si tratta?

Riteniamo sia fondamentale aumentare la consapevolezza di clienti e investitori sulle opportunità e i rischi del mercato, e aiutarli a fare scelte razionali. Per approfondire questo tema, nel corso del nostro evento organizzato al Salone del risparmio, ci siamo fatti aiutare da grandi esperti come Maurizio Dallocchio, professore corporate finance SDA e Università Bocconi e da Mario Mantovani, presidente Manageritalia. Siamo convinti che esistano soluzioni e contromisure, rispetto a questo periodo, e che gli investitori abbiano bisogno di professionisti con cui condividere la giusta visione.

Il 66% degli investitori italiani si dichiara preoccupato a causa delle incertezze del contesto macro economico. Quanto è affidabile il mercato finanziario ora, e che stime si possono fare per il prossimo futuro?

Per l’inflazione crediamo che il peggio sia alle spalle, mentre i tassi d’interesse cominceranno a stabilizzarsi nel prossimo futuro. Ma ciò non toglie che stiamo ancora vivendo un momento di forte incertezza. Siamo convinti che la consulenza porti un valore aggiunto agli occhi dell’investitore che, al giorno d’oggi ha maggiore consapevolezza, ma ovviamente ha bisogno di un addetto ai lavori per leggere con chiarezza le repentine evoluzioni del mercato. Noi dobbiamo quindi fornire risposte – ove possibile – rassicuranti e che aiutino a vedere in maniera più chiara il futuro.

Dall’Osservatorio risulta, inoltre, che il 68% degli investitori pensa di essere competente in materia finanziaria, mentre solo il 48% ha familiarità con investimenti sostenibili e responsabili. Come possiamo commentare questo elemento?

Mai come ora emerge la grande responsabilità di tutti i professionisti del settore finanziario-assicurativo rispetto al tessuto economico-finanziario del Paese. È un contesto che rende sempre più evidente il ruolo sociale delle compagnie assicurative e, al contempo, consolida quello dei consulenti come punto di riferimento fondamentale per chi investe.

Bisogna aumentare la consapevolezza dei clienti sulle opportunità, ma anche sui rischi. Quanto conta una corretta educazione finanziaria per investimenti sicuri?

Lavorare sul miglioramento dell’educazione finanziaria è altamente strategico, consentirebbe all’intero sistema Paese di crescere dal punto di vista economico e sociale, e proprio per questo rappresenta un tema a cui noi di Cnp siamo particolarmente legati. Bisogna essere consapevoli, tra l’altro, che i momenti di incertezza sono quelli in cui si possono cogliere le maggiori opportunità. Bisogna avere la lucidità di conoscere gli strumenti che si hanno a disposizione e fare le scelte più giuste, ancor più in una situazione di inflazione in cui solo le soluzioni finanziarie di medio-lungo termine potranno evitare di erodere parte del potere di acquisto del risparmio generato dagli italiani.

Ancora dati: il 73% degli italiani si informa presso la propria banca, il 56% su quotidiani specializzati, il 53% segue le quotazioni in Borsa. Quanto conta un supporto informato per chi affronta investimenti finanziari?

Il supporto informato è fondamentale. Ovviamente consideriamo necessario riuscire ad informarsi sfruttando tutti i canali disponibili, ma il nostro Osservatorio ci conferma un fatto rilevante: il ruolo del consulente continua ad essere fondamentale e per molti investitori rappresenta una guida di cui ci si può e ci si deve fidare.

Ruolo e responsabilità dei professionisti del settore, quanto è strategico il ruolo dei consulenti in momenti di incertezza come quello che stiamo vivendo?

Direi imprescindibile: lavoriamo molto sul fronte della formazione affinché i nostri consulenti riescano sempre a far sentire il cliente rassicurato, dando risposte concrete alle esigenze in costante evoluzione. Puntare a scelte di pancia nel breve periodo, o lasciare la liquidità sui conti correnti, rischierebbe di depauperare la ricchezza. Dobbiamo guidare gli investitori italiani per permettere loro di trovare il giusto equilibrio tra rischio e rendimento, e crediamo che le soluzioni di medio-lungo termine possano dare un contributo importante su questo fronte.

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