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Riforma del Fisco, tasse a rate e acconto dimezzato

agenzia entrate

La riforma del sistema fiscale italiano è pronta a prendere forma con una serie di novità che potrebbero semplificare la vita dei contribuenti. Tra le proposte che saranno esaminate in commissione alla Camera, ci sono la rateizzazione delle tasse di novembre, la riduzione della ritenuta d’acconto e l’abolizione delle microtasse, in particolare il superbollo.

Dopo una breve interruzione dei lavori a seguito della morte di Silvio Berlusconi, l’esame della delega fiscale riprende questa settimana. La commissione Finanze di Montecitorio è stata convocata per martedì 20 giugno al fine di avviare l’approvazione delle modifiche proposte dai vari partiti. In totale, sono stati presentati oltre 600 emendamenti entro la scadenza del 26 maggio, di cui circa 110-120 appartenenti al centrodestra.

La maggioranza punta a semplificare il sistema fiscale introducendo la rateizzazione delle tasse di novembre. Secondo questa proposta, i contribuenti potrebbero pagare le tasse in sei rate nell’anno successivo. Inoltre, si prevede di ridurre la ritenuta d’acconto dal 20% al 10% per alleggerire il carico fiscale sui contribuenti. Un’altra importante modifica riguarda l’abolizione delle microtasse, con particolare attenzione al superbollo.

La volontà del governo è quella di destinare i proventi ottenuti dalla lotta all’evasione fiscale alla riduzione della pressione fiscale complessiva. Questo dimostra l’impegno per garantire che le risorse recuperate siano reinvestite a vantaggio dei cittadini.

Tra le proposte presentate dalla Lega, ci sono anche l’estensione della mini flat tax per gli autonomi, inclusi le associazioni professionali e le società di professionisti composte da persone sotto i 35 anni. Altre proposte comprendono l’utilizzo del modello F24 come unico mezzo di pagamento per tutti i versamenti e la graduale abolizione dello split payment, del reverse charge e della normativa sulle società di comodo. La Tobin tax, l’imposta sulle transazioni finanziarie, potrebbe essere depotenziata o addirittura abolita.

Le opposizioni hanno presentato diverse modifiche, che vanno dall’abolizione della flat tax proposta da +Europa, all’introduzione di un’IVA agevolata per gli interventi di messa in sicurezza del territorio da frane e alluvioni proposta da Italia Viva. Anche i commercialisti hanno fatto diverse richieste, tra cui l’istituzione del Garante nazionale del contribuente e l’abrogazione del contributo per l’ammissibilità delle istanze di interpello.

Il relatore del provvedimento, Alberto Gusmeroli della Lega, afferma che c’è una forte volontà di semplificare il sistema fiscale, ridurre la pressione fiscale e migliorare il rapporto tra cittadini e fisco. Assicura che si lavorerà in commissione in modo costruttivo e che sono aperti a proposte migliorative anche da parte dell’opposizione.

L’obiettivo del governo è concludere l’esame del disegno di legge entro l’estate, in modo da poter attuare le prime misure a partire dal 2024. La riforma dell’Irpef, con la riduzione delle aliquote da quattro a tre, sarà un punto di partenza importante. Tuttavia, la cautela è necessaria in relazione alle risorse disponibili, come ribadito dal viceministro all’Economia Maurizio Leo.

La strada per la riforma fiscale è già tracciata e, come ha affermato recentemente la Premier Giorgia Meloni durante i negoziati con i sindacati, si prevede di ampliare lo scaglione più basso dell’Irpef per includere un numero maggiore di lavoratori.

La riforma fiscale è un cantiere importante che richiede un’attenta pianificazione e un ampio dibattito politico. L’obiettivo finale è quello di creare un sistema fiscale più equo, semplificato e capace di ridurre la pressione fiscale sui cittadini. Sarà interessante seguire l’evoluzione del provvedimento e le decisioni che verranno prese per rendere il fisco italiano più efficiente ed efficace.

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