Le tariffe dell’Rc auto in Italia continuano a salire, mettendo a dura prova le tasche degli italiani. Tuttavia, le compagnie di assicurazione stanno affrontando anche sfide interne legate all’inflazione e all’aumento dei tassi. Secondo l’Ivass, l’authority di vigilanza sul settore, le imprese si trovano a gestire rischi adeguatamente presidiati, ma devono rimanere vigili. Il presidente dell’Ivass, Luigi Federico Signorini, ha fornito i dati più recenti del settore assicurativo, evidenziando l’andamento preoccupante delle tariffe Rc auto e l’impennata dei costi dei sinistri.
Aumento delle tariffe Rc auto
L’Rc auto rappresenta una delle principali preoccupazioni per i consumatori italiani. Nel primo trimestre di quest’anno, il prezzo medio delle polizze è salito del 4%, raggiungendo i 368 euro. Si tratta del secondo aumento trimestrale consecutivo. L’Ivass attribuisce questo incremento al contesto di elevata inflazione e alla graduale ripresa della mobilità dopo le restrizioni legate alla pandemia. Questo trend interrompe la costante discesa dei premi Rc auto registrata dal 2014.
Critiche dei consumatori
L’aumento delle tariffe ha sollevato critiche da parte dei consumatori, che vedono questa situazione come un ulteriore colpo alle loro spese. Secondo il Codacons, i rincari totali dall’inizio del 2022 sono stati del +8,7%. L’associazione Assoutenti ritiene che questi rialzi siano del tutto ingiustificati e attribuisce alle compagnie assicurative lo sfruttamento dell’emergenza inflazione per aumentare i prezzi delle polizze.
Disparità regionali e strumenti di comparazione
L’Ivass osserva che la quota media di sconto in rapporto alla tariffa è considerevole, ma varia a seconda dell’area geografica di residenza dell’assicurato. Nelle regioni del Nord-Ovest, il minimo sconto si attesta al 30,9%, mentre nel Sud raggiunge il 40,3%. È in quest’area che le tariffe di base sono generalmente più alte, ma dove anche gli sconti più consistenti sono legati alla diffusione della ‘scatola nera’. L’Ivass sottolinea l’utilità di Preventivass, uno strumento di comparazione dei prezzi per il contratto base dell’Rc auto consultabile online, che può aiutare i consumatori a trovare le offerte più convenienti.
Situazione generale del settore assicurativo
L’Ivass evidenzia che l’aumento dei tassi e dei prezzi ha avuto un impatto significativo sulle compagnie assicurative, riducendo il valore di mercato delle attività e passività finanziarie e aumentando i costi dei sinistri. Nel 2022, sia la solvibilità media del sistema (246%) sia il Roe (3,2%) sono diminuiti di 5 punti percentuali. La gestione vita ha registrato una perdita di 0,4 miliardi di euro, mentre i rami danni hanno mantenuto un utile stabile a 2,7 miliardi di euro. L’Rc auto ha riportato una lieve perdita per la prima volta dal 2011.
Importanza della copertura assicurativa
La relazione dell’Ivass evidenzia anche la scarsa presenza di coperture assicurative nei settori dell’agricoltura, delle abitazioni private, delle attività produttive e degli impianti industriali. È particolarmente preoccupante la bassa percentuale di assicurazione nel settore agricolo, dove meno di un quarto del valore totale della produzione e poco più del 10% delle superfici coltivate erano coperti alla fine del 2021. Alla luce delle recenti calamità climatiche, l’Ivass sottolinea l’importanza di valorizzare la protezione offerta dalle assicurazioni.
L’aumento delle tariffe Rc auto rappresenta una sfida per gli italiani, che si trovano a dover fare i conti con ulteriori spese. Le compagnie di assicurazione, d’altra parte, devono affrontare le conseguenze dell’inflazione e dell’aumento dei costi dei sinistri. È fondamentale promuovere strumenti di comparazione dei prezzi come Preventivass per consentire ai consumatori di trovare le offerte più convenienti. Inoltre, è necessario incentivare una maggiore copertura assicurativa nei settori in cui la presenza è ancora scarsa.
