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Meloni spiega ai costruttori edili dell’Ance il Fisco che vorrebbe: amico e non vessatore

“Con la delega fiscale vogliamo creare un fisco alleato di chi fa impresa e produce ricchezza, non un fisco nemico e quasi vessatore, questa è la nostra visione” spiega Giorgia Meloni, usando parole dure, sapendo che avrebbero suscitato polemiche. Con la delega fiscale, il governo italiano si propone di rivoluzionare il sistema fiscale del paese, promuovendo un’atmosfera favorevole agli imprenditori e alla creazione di ricchezza.

Questa ambiziosa visione è stata espressa dalla presidente del Consiglio durante l’assemblea dell’Ance, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, dove ha cercato di raggiungere un punto di convergenza su una questione tanto delicata come quella del fisco.

Meloni ha adottato un tono più conciliante rispetto a quello utilizzato a maggio a Catania, quando si era riferita al sistema fiscale come un “pizzo di Stato”, suscitando numerose polemiche. Questa volta, la presidente del Consiglio ha scelto parole diverse per cercare di promuovere un dialogo costruttivo sul tema delle tasse, che da giorni tiene banco nel dibattito politico italiano.

Non solo Meloni ha fatto appello alla necessità di un sistema fiscale più equo, ma anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato che tutti devono contribuire alle spese pubbliche in base alla loro capacità finanziaria. Mattarella ha ribadito l’importanza di un sistema tributario basato sulla progressività, che tenga conto delle diversità economiche dei contribuenti.

Il dibattito sul fisco è stato alimentato anche dalle dichiarazioni del Guardasigilli, Carlo Nordio, che ha evidenziato la necessità di una “giustizia conciliativa” nel nuovo sistema sanzionatorio previsto dalla riforma tributaria. Nordio ha suggerito la possibilità di stringere accordi tra i contribuenti e lo Stato al fine di garantire una maggiore certezza del diritto e una minore incertezza sulle violazioni delle norme fiscali.

Tuttavia, le sue dichiarazioni sono state accolte con critiche severe da parte del centrosinistra, che ha accusato Nordio di legittimare l’evasione fiscale. Proprio sull’evasione fiscale, la Guardia di Finanza ha lanciato un allarme nel suo bilancio diffuso in occasione del 249º anniversario dell’istituzione: il numero di evasori fiscali individuati è aumentato del 54,8% rispetto al periodo precedente, mentre il valore dei beni sequestrati a seguito di frodi ed evasione fiscale si è più che raddoppiato.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha affrontato la questione dell’evasione fiscale paragonandola a un automobilista che passa un semaforo rosso. Secondo Salvini, non si dovrebbe complicare la vita di tutti gli imprenditori a causa di alcuni evasori fiscali, proprio come non si complicherebbe la vita di tutti gli automobilisti a causa di un conducente che passa col rosso.

Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, ha aggiunto che l’obiettivo del governo è combattere la “scannocrazia” promuovendo un sistema fiscale più equo e leggero. Inoltre, il leader del partito Noi Moderati, Maurizio Lupi, ha sottolineato gli sforzi del governo nel rendere il sistema fiscale più equo, semplificando l’Irpef e proponendo misure come il rinvio della flat tax incrementale per i lavoratori dipendenti e la detassazione delle tredicesime e dei premi di produttività.

Nel frattempo, il governo ha ritirato un emendamento alla delega fiscale che prevedeva restrizioni sulla coltivazione di canapa per prodotti da fumo o inalazione. Questa proposta avrebbe istituito una tassazione specifica, un regime autorizzatorio per la commercializzazione e il divieto di vendita ai minori.

La discussione sul fisco in Italia continua ad essere un argomento di grande rilevanza nel panorama politico e sociale del paese. Il governo si impegna a trovare un equilibrio tra la necessità di combattere l’evasione fiscale e la promozione di un ambiente favorevole agli imprenditori e alla creazione di ricchezza. La delega fiscale si prospetta come un’opportunità per riformare il sistema fiscale italiano e renderlo più equo, leggero e semplice, evitando che l’eccessiva pressione fiscale rappresenti un ostacolo allo sviluppo economico del paese.

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