Lo sviluppo di macchine super intelligenti è un “viaggio senza biglietto di ritorno”, ma non un viaggio destinato a finire con gli umani distrutti da “malvagi padroni robot”, ha sostenuto una schiera di tecnologi internazionali.
In una lettera aperta pubblicata martedì, più di 1.370 firmatari, tra cui fondatori di imprese, amministratori delegati e accademici di varie istituzioni, tra cui l’Università di Oxford, hanno dichiarato di voler “contrastare il destino dell’Ai”.
“L’Ai non è una minaccia esistenziale per l’umanità; sarà piuttosto una forza trasformativa per il bene se prenderemo decisioni fondamentali sul suo sviluppo e la utilizzeremo correttamente“, hanno sottolineato.
Le persone che hanno firmato la lettera – la maggior parte delle quali risiedono nel Regno Unito – hanno sostenuto che la Gran Bretagna ha avuto l’opportunità di fare da apripista stabilendo standard professionali e tecnici per l’impiego dell’intelligenza artificiale. Lo sviluppo della tecnologia doveva essere raggiunto insieme a un solido codice di condotta, collaborazione internazionale e una forte regolamentazione, hanno osservato.
Ansia da Armageddon
Da quando ChatGPT di OpenAI è esploso a livello mondiale alla fine dello scorso anno, l’intelligenza artificiale ha ottenuto innumerevoli titoli, guadagnato miliardi di dollari dagli investitori e diviso gli esperti su come cambierà il pianeta.
Per molti leader aziendali e tecnologi, tra cui due dei tre pionieri della tecnologia noti come i “padrini dell’Ai”, la tecnologia è una potenziale fonte di tracollo dell’umanità.
A marzo, 1.100 eminenti tecnologi e ricercatori di intelligenza artificiale, tra cui Elon Musk e il cofondatore di Apple Steve Wozniak, hanno firmato una lettera aperta chiedendo una pausa di sei mesi sullo sviluppo di potenti sistemi di intelligenza artificiale. Oltre a sollevare preoccupazioni sull’impatto dell’Ai sulla forza lavoro, i firmatari della lettera hanno evidenziato la possibilità che questi sistemi siano già sulla strada di una superintelligenza che potrebbe minacciare la civiltà umana.
Il cofondatore di Tesla e SpaceX Elon Musk ha detto separatamente che la tecnologia colpirà le persone “come un asteroide” e ha avvertito che c’è la possibilità che conduca gli umani all’estinzione. Da allora Musk ha lanciato una sua società di intelligenza artificiale, xAI, in quello che dice essere un tentativo di “capire l’universo” e prevenire l’estinzione dell’umanità.
Anche Sam Altman, Ceo di OpenAi, creatore di ChatGPT, ha dipinto un quadro desolante di ciò che, secondo lui, potrebbe accadere se qualcosa andasse storto con la tecnologia. “Lo scenario peggiore – e penso che questo sia importante da dire – è la fine per tutti noi“, ha osservato Altman all’inizio di quest’anno in un’intervista con StrictlyVC.
Nessuno scenario da incubo di malvagi robot padroni del mondo
I firmatari della recente lettera sono fortemente in disaccordo con le previsioni apocalittiche di Musk e Altman.
“All’inizio di quest’anno una lettera, firmata da Elon Musk, aveva chiesto una ‘pausa’ sullo sviluppo dell’Ai, che abbiamo detto essere irrealistica, e ha fatto il gioco di persone inaffidabili”, ha affermato BCS – il Chartered Institute for IT del Regno Unito, che ha scritto e diffuso la lettera – in una dichiarazione a margine.
Il Ceo dell’organizzazione, Rashik Parmar, ha aggiunto che i tecnologi e i leader che hanno firmato la lettera “credono che l’IA non crescerà trasformandosi in una sorta di Terminator, ma, al contrario,[sarà usata] come affidabile co-pilota nell’apprendimento, nel lavoro, nell’assistenza sanitaria e nell’intrattenimento”.
“Un modo per raggiungere questo obiettivo è che l’Ai sia creata e gestita da professionisti autorizzati ed etici che soddisfino standard riconosciuti a livello mondiale. Sì, l’Ai è un viaggio senza biglietto di ritorno, ma questa lettera mostra che la comunità tecnologica non crede che finisca con lo scenario da incubo dei malvagi robot dominatori”.
La versione originale di questo articolo è su Fortune.com.
