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Per metà della Gen Z l’AI non sostituirà gli artisti, indagine di Giffoni Innovation Hub, Fimi e Comune di Napoli

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Un’indagine dedicata al tema “Musica e intelligenza artificiale” ha rivelato che la metà della Generazione Z (il 49%) non crede che gli artisti verranno mai sostituiti dai robot, poiché ritiene che l’arte sia una prerogativa esclusivamente umana. Questo dato, invece, si riduce al 70% tra gli adulti, che sembrano essere più scettici riguardo al futuro dell’arte in relazione all’IA.

L’indagine è stata realizzata congiuntamente dal Giffoni Innovation Hub, Fimi (Federazione Industria Musicale Italiana) e il Comune di Napoli ed è stata presentata durante il Giffoni Film Festival. Il campione è stato composto da 2790 intervistati, di cui il 70% rientrava nella categoria della Generazione Z.

Uno degli aspetti interessanti che emerge dai risultati è che nessun intervistato, sia giovane che adulto, riconosce l’intelligenza artificiale come un artista musicale. Gli adulti, in particolare, sono convinti che solo gli esseri umani abbiano la capacità di creare vera arte, nonostante circa il 10% degli under 34 abbia già utilizzato l’IA per comporre musica.

Per quanto riguarda l’ascolto dei brani musicali, sia la Generazione Z che gli adulti prediligono lo smartphone come strumento principale. Le piattaforme più amate dalla Gen-Z sono Spotify, YouTube e Amazon Music, mentre gli adulti mostrano una preferenza per YouTube.

L’indagine ha anche esaminato l’aspetto dei concerti virtuali nel cosiddetto “metaverso”. I risultati hanno rivelato che il 60% dei giovani sarebbe disposto a partecipare a un concerto in questo ambito virtuale, il 20% lo fa regolarmente, mentre solo il 4% degli over 34 ha già avuto questa esperienza.

Un punto interessante riguarda il fatto che, secondo metà degli under 34, la vera essenza della musica rimarrà immutata, indipendentemente dalle nuove tecnologie. Gli over 34, invece, sembrano essere più critici e identificano alcuni aspetti negativi, temendo che ciò possa portare a una snaturamento della componente artistica della musica.

La scelta delle playlist è un altro aspetto esaminato nell’indagine. Tutti gli intervistati hanno dichiarato di selezionare personalmente le canzoni per le loro playlist, di affidarsi ai consigli delle app e di utilizzare playlist create dai loro amici.

I risultati dell’indagine hanno confermato l’attenzione che il tema dell’intelligenza artificiale suscita tra i fan di musica. Il CEO di Fimi, Enzo Mazza, ha sottolineato come la creatività umana sia considerata fondamentale e insostituibile.

Ferdinando Tozzi, esperto giurista in materia di diritti d’autore e consigliere delegato del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi per l’industria musicale e audiovisiva, ha commentato l’importanza delle nuove tecnologie come risorsa per il settore della music industry, ma ha anche sottolineato la necessità di trovare un equilibrio tra la tutela dei diritti e la diffusione delle opere e della conoscenza.

Stefano Galbiati, Head of Open Innovation di Giffoni Innovation Hub, ha concluso sottolineando il loro orgoglio nel presentare i risultati di questa survey nazionale, nata durante l’evento Digital Music Forum 2023.

L’indagine ha fornito interessanti spunti di riflessione sull’interazione tra intelligenza artificiale e mondo dell’arte e della musica, mettendo in luce l’importanza della creatività umana e il potenziale delle nuove tecnologie per il settore musicale.

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