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Non profit, nasce la ‘Fondazione for the Future’: ora donare è più sicuro

Fondazione For the Future Fortune Italia

“È come se ciascun donatore potesse contare su una propria fondazione attraverso la quale fare del bene”. È con queste parole che Federica Faiella (nella foto in evidenza) spiega la nascita della Fondazione for the Future, un nuovo ente filantropico tra i primi a sviluppare lo strumento dei Donor Advised Funds (Daf) in Italia. Federica è un avvocato ed è la fondatrice e presidente della neonata Fondazione che ha lo scopo di permettere alle persone che vogliono fare beneficienza di affidarsi ad un board di fiducia per la scelta dei progetti più idonei da finanziare, a seconda dell’ambito e del budget a disposizione. Con semplicità, senza preoccupazioni.

Con questo sistema, dice, non bisogna “impegnarsi nella creazione e nella gestione di un ente non profit, cosa che necessita di risorse economiche e umane non indifferenti”. I Daf – o fondi filantropici assistiti – consentono infatti di generare un fondo a proprio nome o in memoria di una persona cara, gestito da un comitato nominato dal benefattore stesso, per perseguire un determinato scopo. Per permettere a più persone possibili di godere di questo innovativo strumento, la Fondazione for the Future permette di creare il fondo con una devoluzione iniziale molto inferiore a quanto normalmente richiesto all’estero. È come avere una propria fondazione a una frazione del costo e con uno staff dedicato.

“Sono stata ispirata dal desiderio di fare di più – ha detto Federica Faiella – di mettere a disposizione uno strumento in grado di soddisfare bisogni di utilità sociale a tutto tondo, un nuovo soggetto che per mission e vision fosse in grado di proclamare il rispetto della vita, della dignità e della libertà di tutti gli esseri senzienti e l’orientamento al rispetto e al perseguimento della loro piena e armoniosa emancipazione”.

For the Future nasce dall’esperienza di Fondazione Cave Canem, non profit impegnata da quattro anni nella tutela degli animali, con progetti e campagne attivi in tutta Italia in collaborazione con enti locali, forze di polizia, Magistratura, amministrazioni comunali, università ed enti di ricerca. Ad affiancare Faiella, Claudio Esposito (nella foto, a destra) e Mirko Zuccari (nella foto, a sinistra), consiglieri del CdA.

“Ho accettato questo incarico – afferma Claudio Esposito a Fortune Italia – perchè credo fermamente che welfare, imprenditorialità e terzo settore debbano andare di pari passo, che il binomio tra la dimensione sociale e quella economica debba essere parte integrante tanto della visione degli enti del terzo settore quanto della politica delle imprese. Mi impegnerò perchè la mia esperienza nel mondo del profit e la sensibilità innata nei confronti dei temi proposti dalla Fondazione for the Future facilitino questo processo virtuoso, ravvivino la dialettica tra profit e non profit laddove andremo a intervenire, facilitino processi già in essere che meritano centralità”.

“Negli ultimi 10 anni – dice Mirko Zuccari, educatore cinofilo, a Fortune Italia – mi sono confrontato con la sofferenza degli ultimi tra gli ultimi: animali abbandonati vittime di gravi maltrattamenti. Ho collaborato con le Forze di Polizia e con la Protezione Civile in occasione di eventi calamitosi e momenti emergenziali. Nel corso degli ultimi 4 anni, ho orientato le mie energie nel coordinamento di progetti legati all’inclusione sociale e al reinserimento di giovani e adulti con un passato di difficoltà, nel tessuto sociale e nelle reti familiari. Comincio questa nuova esperienza, mettendo a disposizione il mio background per un’azione trasversale: per le persone di tutte le età, per gli animali di ogni specie, per l’ambiente e il progresso sostenibile. Lo faremo supportando e facilitando il ruolo e l’agire di realtà valide che già presidiano gli ambiti di intervento di nostro interesse, per aiutarle a sviluppare il potenziale e rinforzare la catena del valore”.

La Fondazione mette a disposizione del donatore la propria struttura attraverso un’azione integrata a vari livelli: giuridico, amministrativo, operativo, unitamente alla condivisione di competenze nella gestione filantropica e nella gestione finanziaria. “L’obiettivo – commenta Faiella – è rendere possibile la filantropia dei piccoli, medi e grandi patrimoni e di attivare risorse finanziarie e competenze per lo sviluppo di iniziative sociali innovative, ad alto impatto, anche occupazionale, sostenibili e replicabili”.

L’Advisory filantropico punta a realizzare i desideri di chi decide di creare il fondo, per dare corpo al desiderio di aiutare il prossimo e soddisfare bisogni altrui. È una specie di azione di accompagnamento verso la realizzazione degli intenti e va dalla definizione della causa da sostenere allo strumento attuativo migliore, dalla definizione dell’idea progettuale al monitoraggio di quanto fatto e dei benefici generati. Dalla creazione del fondo in poi, la Fondazione for the Future si occupa di tutte le fasi tecniche e operative, in nome e per conto del benefattore, compresi gli oneri amministrativi, gestionali e di rendicontazione del fondo.

La Fondazione – si legge in una nota – dedicherà molta attenzione alle nuove generazioni per mettere a disposizione strumenti, competenze, opportunità necessarie a facilitare il loro processo di crescita e sviluppo fino a diventare gli adulti del domani predisposti al rispetto dell’altro e alla tutela dei più deboli.

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