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Elon Musk e la sua ossessione per la lettera X

Tesla Model X, SpaceX e ora il rebranding di Twitter in X.com. Perché Elon Musk è così ossessionato dalla ventiquattresima lettera dell’alfabeto e perché sta sostituendo il logo di Twitter, riconosciuto a livello mondiale, ovvero il famoso uccellino, con una lettera generica?

Il proprietario di Twitter non si è limitato a cambiare l’immagine del suo profilo con il nuovo logo X e a scrivere “X.com” nella biografia del suo profilo. Adesso il nome ufficiale della società è X Corp. di proprietà della holding X Holdings Corp. Musk ha pianificato la trasformazione di X fin dall’acquisizione di Twitter, affermando di voler dare vita a una piazza digitale dove tutto è permesso.

“L’acquisto di Twitter è un acceleratore per la creazione di X, l’app per tutto“, ha twittato Musk a ottobre, poco prima di acquistare il servizio per 44 mld di dollari. La ventiquattresima lettera è stata una presenza costante nei marchi commerciali e nella vita privata del miliardario per decenni. Nel 1999, il magnate della tecnologia ha fondato con tre soci a Palo Alto, in California, la versione originale di X.com, una startup di online banking che poi è diventata PayPal. Alla fine Musk è stato estromesso dalla società a favore di Peter Thiel.

Musk ha anche avuto un figlio con la musicista nota come Grimes. Nato nel 2020, il bambino è stato chiamato X Æ A-Xii (soprannominato X). Per spiegare il nome su Twitter, Grimes ha detto che X sta per “la variabile sconosciuta“. In Tesla, la X è presente, ma svolge solo un ruolo di supporto. La Tesla Model X fa parte di una serie di quattro auto, la S, la 3 e la Y. Insieme, creano l’acronimo S3XY, che non è certo un riferimento matematico.

Ad ogni modo, il rebranding di Twitter rimanda agli inizi di Musk come uomo d’affari e alla sua storia con l’azienda ora nota come PayPal. Julie Anderson Ankenbrandt, uno dei primi dirigenti di PayPal, ha scritto un post su Quora sul nome dell’azienda.

“Elon, gli altri fondatori della società che era x.com e io ci siamo seduti intorno a un tavolo nel retrobottega di un bar da tempo scomparso chiamato Blue Chalk a Palo Alto, cercando di decidere quale dovesse essere il nome della società. I papabili nomi erano  q, x o z dot com”, ha scritto Anderson Ankenbradnt nel 2016. “Alla fine, quando la cameriera ha portato il successivo giro di drink, Elon le ha chiesto cosa ne pensasse e lei ha risposto che le piaceva x.com. Elon ha battuto i pugni sul tavolo e ha detto “e così sia” e tutti hanno riso, ma alla fine il nome è stato deciso più o meno così”.

Nonostante l’estromissione di Musk da X.com/PayPal nel 2000, quando Thiel e i suoi fedelissimi votarono per cambiare la leadership dell’azienda e privare Musk del potere mentre era in luna di miele in Australia, il Ceo di Tesla ha ancora un debole per quella prima impresa. Musk ha acquistato il dominio X.com da PayPal nel 2017, all’epoca per motivi puramente nostalgici.

Nel 2017 Musk scrisse di non avere ancora “alcun piano” per il dominio, ma che per lui aveva un “grande valore sentimentale“. Quando un altro utente ha twittato a Musk suggerendogli di usare X.com come “sito web ombrello” per tutte le sue altre aziende, Musk ha risposto che probabilmente quello era l’uso migliore del dominio.

Ora sembra che stia realizzando quella visione utilizzando la struttura esistente di Twitter come trampolino di lancio per X, una “app tuttofare” che probabilmente ospiterà diverse funzioni. Non è chiaro se molte delle caratteristiche originali di Twitter sopravviveranno, poiché Musk ha già intenzione di eliminare altri pilastri del marchio del network, stando ai suoi post sulla piattaforma. In particolare, ha twittato che i tweet dovrebbero essere chiamati “x” e che il concetto di retweet “dovrebbe essere ripensato”.

La “mutazione X” di Twitter potrebbe essere un’operazione ambiziosa per creare un nuovo tipo di rete online onnicomprensiva, oppure potrebbe essere soltanto il modo in cui Musk si lecca le ferite che nemmeno due decenni e miliardi di dollari hanno saputo lenire.

L’articolo originale è disponibile su Fortune.com

 

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