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A Papa Francesco il premio “È Giornalismo”: basta fake news, diffamazione e coprofilia

Papa Francesco insignito del prestigioso Premio “È Giornalismo” per la sua straordinaria dedizione a diffondere i veri valori del giornalismo. Un premio meritato  dal Pontefice che mai in passato aveva accettato premi. Mentre Gesù Cristo può essere considerato uno dei primi giornalisti per la sua missione di diffondere il Vangelo, Papa Francesco si è distinto come uno dei pochi successori di Cristo che ha saputo spiegare in modo chiaro e incisivo quali sono i principi fondamentali del giornalismo nell’era delle tecnologie digitali e della post-verità.

Questo Papa, scelto tra i vescovi provenienti da un’altra parte del mondo, ha dimostrato fin dal suo insediamento nel soglio pontificio un profondo interesse per le comunicazioni sociali e ha cercato costantemente di far comprendere ai giornalisti l’importanza di questa professione. Il suo alto magistero spirituale e la sua straordinaria leadership gli hanno conferito una posizione unica nel panorama mondiale, motivo per cui è stato riconosciuto meritevole di essere insignito del Premio “È Giornalismo”.

Questa prestigiosa onorificenza rappresenta il riconoscimento di un impegno costante nel promuovere una comunicazione autentica e responsabile, basata su valori come la verità, la pace e l’apertura verso gli altri. Il Papa Francesco ha dimostrato una profonda consapevolezza dei pericoli della disinformazione e della diffusione di notizie false, sottolineando l’importanza di un giornalismo che si basi sulla realtà e che eviti gli slogan e le narrazioni preconfezionate.

La sua voce autorevole e il suo esempio di umiltà e compassione hanno ispirato giornalisti di tutto il mondo a riflettere sul loro ruolo nella società e a perseguire un giornalismo che promuova la cultura dell’incontro, del dialogo e dell’ascolto reciproco. Il Papa Francesco ha sottolineato che la comunicazione non può essere ridotta a semplici slogan, ma deve essere un processo di scambio e dialogo, in cui si ascoltino le ragioni degli altri e si cerchi la verità con umiltà e rispetto.

Il Premio “È Giornalismo” conferito a Papa Francesco rappresenta quindi non solo un riconoscimento del suo impegno personale, ma anche un tributo alla necessità di un giornalismo che si basi sui principi etici e che contribuisca a costruire una società in cui tutti si sentano accolti e nessuno sia escluso. La Chiesa, nel suo cammino verso un Sinodo sulla sinodalità, si propone di essere un luogo in cui si coltivi un’autentica cultura dell’incontro e del discernimento comunitario, aprendo le porte a tutti e ascoltando le esigenze e i suggerimenti di ogni persona.

In un mondo in cui la verità spesso viene distorta e la comunicazione è dominata da interessi particolari, Papa Francesco ci invita a riflettere sul ruolo fondamentale del giornalismo e sulla necessità di una comunicazione costruttiva, che promuova la pace, l’apertura verso gli altri e il bene comune. Il Premio “È Giornalismo” conferito al Papa Francesco è un segno di speranza per un giornalismo responsabile e un impegno per un futuro in cui la verità e la realtà siano al centro di ogni comunicazione.

In un incontro con una delegazione del Premio “È Giornalismo”, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza di un salto di qualità nel giornalismo attuale, affrontando l’emergenza in corso, con la guerra in Ucraina come punto di svolta. Ha esortato i giornalisti a non farsi trascinare dalla cultura dell’odio o dalla coprofilia del gossip.

Il Pontefice ha espresso la necessità di evitare la logica della contrapposizione e di non lasciarsi influenzare da linguaggi di odio. In un momento drammatico per l’Europa, con la guerra che persiste in Ucraina, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza di un sussulto di responsabilità. Ha espresso la speranza che si dia spazio alle voci di pace e a coloro che si impegnano per porre fine ai conflitti, sostenendo la logica della pace, del dialogo e della diplomazia.

Il Papa ha evidenziato che la disinformazione rappresenta uno dei peccati del giornalismo, insieme alla calunnia, alla diffamazione e alla coprofilia. Ha sottolineato l’importanza di diffondere una cultura dell’incontro, del dialogo e dell’ascolto reciproco. Sebbene la cultura digitale offra nuove possibilità di scambio, esiste il rischio che la comunicazione si trasformi in slogan e che si diffondano notizie false per influenzare l’opinione pubblica.

Papa Francesco ha quindi sottolineato l’urgenza di una comunicazione costruttiva che promuova la cultura dell’incontro, della pace e dell’apertura verso gli altri, contrastando i pregiudizi. Ha sollecitato un aiuto per questo scopo, affermando che “la Chiesa si sta impegnando nel cammino verso il Sinodo sulla sinodalità, un processo di ascolto reciproco e discernimento comunitario che mira a coinvolgere vescovi e laici di tutto il mondo”.

Il Papa ha riconosciuto che parlare di un “Sinodo sulla sinodalità” potrebbe sembrare astruso o poco interessante per il grande pubblico, ma ha sottolineato “l’importanza di questo processo per la Chiesa e per il mondo. Ha espresso la volontà di costruire una Chiesa inclusiva, in cui tutti si sentano accolti e nessuno sia escluso”.

Infine, Papa Francesco ha chiesto l’aiuto dei giornalisti “affinché possano raccontare questo processo in modo responsabile, evitando gli slogan e le narrazioni preconfezionate”. Ha sottolineato l’importanza di raccontare la realtà, poiché “l’unica verità è la realtà”. Ha concluso affermando che tutti trarranno vantaggio da un giornalismo che si basi sulla realtà e ne ha sottolineato l’importanza.

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