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Mostra Internazionale del Cinema di Venezia: si parte col Leone d’oro alla carriera a Liliana Cavani

Venezia 80: Il Cinema in Mostra tra Storia e Rinnovamento

Il festival cinematografico più antico del mondo si alza il sipario per la sua 80ª edizione, segnando un traguardo di straordinaria rilevanza. La Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, nata nel 1932, ha attraversato decenni di cambiamenti, sfide e controversie, mantenendo il suo status di evento di spicco nel panorama internazionale. Quest’anno, dal 30 agosto al 9 settembre, la Mostra promette un programma ricco di film di qualità, nuovi talenti e celebrità del cinema.

In apertura il momento più significativo sarà la consegna del Leone d’oro alla carriera a Liliana Cavani.

Il percorso di Venezia è stato costellato da momenti memorabili e controversi: dal 1960, quando il film “Rocco e i suoi fratelli” di Luchino Visconti fu sorpassato da una modesta produzione francese, fino alle contestazioni degli anni ’60. Nonostante le sfide, la Mostra è rimasta una tappa cruciale per gli autori di tutto il mondo, desiderosi di presentare le loro opere al prestigioso Palazzo del Cinema sul Lido di Venezia.

Tuttavia, quest’anno il contesto è stato influenzato da diversi fattori, tra cui lo sciopero degli autori e degli attori negli Stati Uniti e in Inghilterra, che ha portato a notevoli assenze di celebrità di spicco. Questo ha creato una sfida per la Mostra nel mantenere il suo fascino glamour e nell’evitare di ridursi a un evento puramente cinefilo.

Parallelamente, il festival si propone di rilanciare il cinema italiano nelle sale cinematografiche, cercando di attirare il pubblico non solo verso le produzioni straniere, ma anche verso le storie nazionali. Per raggiungere questo obiettivo, sono stati selezionati sei film italiani in competizione per il prestigioso Leone d’oro. Tra questi, troviamo “Comandante” di Edoardo De Angelis, “Finalmente L’Alba” di Saverio Costanzo, “Io Capitano” di Matteo Garrone, “Lubo” di Giorgio Diritti, “Enea” di Pietro Castellitto e “Adagio” di Stefano Sollima. Queste produzioni, di grande rilevanza anche dal punto di vista economico, si propongono di rappresentare al meglio il cinema italiano in un contesto internazionale.

L’80ª edizione di Venezia non è soltanto un momento di celebrazione, ma rappresenta anche un’opportunità di riflessione. Il direttore della Mostra, Alberto Barbera, si trova a guidare l’evento in una fase di cambiamento, con l’obiettivo di mantenere la sua rilevanza e la sua influenza nel panorama cinematografico globale. Il cinema italiano, in particolare, ha subito le conseguenze della pandemia e cerca ora di riguadagnare spazio e interesse tra il pubblico.

La questione della parità di genere resta sullo sfondo, con la presenza di una giuria guidata dal regista Damien Chazelle e l’attenzione verso la rappresentazione delle voci femminili sia dietro che davanti alla macchina da presa.

Tra i film più attesi di questa edizione troviamo “Povere Creature” di Yorgos Lanthimos, “Maestro” di Bradley Cooper, “Priscilla” di Sofia Coppola, “The Killer” di David Fincher e “Ferrari” di Michael Mann, tra molti altri.

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