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Nella biografia di Isaacson le ragioni dello scontro tra Elon Musk e Bill Gates

È facile pensare che il Ceo di Tesla Elon Musk e il cofondatore di Microsoft Bill Gates, avendo entrambi detenuto il titolo di uomo più ricco del mondo, avrebbero molto di cui parlare. Potrebbero parlare del loro amore per la tecnologia e l’AI, forse della filantropia, oppure delle pressioni che derivano dal fatto di trovarsi alla guida di una global company.

Ma a quanto pare i due non si sopportano. L’ostilità fra Musk e Gates si è manifestata pubblicamente in diverse occasioni, sebbene il 67enne Gates abbia espresso più complimenti nei confronti del suo rivale di quanti non ne abbia espressi Musk nei suoi. 

Tuttavia, la nuova biografia del fondatore di Starlink sembra aver gettato ulteriore luce sulla relazione tumultuosa tra i due, questa volta con riguardo all’incidente in cui Gates ha venduto le azioni di Tesla allo scoperto. Walter Isaacson, biografo di Musk, ha scritto che i due si sono incontrati nel marzo 2022 presso la Gigafactory di Tesla ad Austin per parlare di filantropia.

Durante questo incontro è stato sollevato l’argomento controverso delle scommesse di Gates contro Tesla: il primo aveva perso 1,5 mld di dollari assumendo una posizione ribassista nei confronti del produttore di veicoli elettrici.

Gates si è scusato con Musk per la mossa, ma ha raccontato a Isaacson che ciò non è servito a calmare il fondatore di The Boring Company. “Quando ha saputo che avevo venduto le azioni allo scoperto, è stato molto cattivo con me”, ha detto Gates a Isaacson. “Ma è molto cattivo con tante persone, quindi non puoi prenderla troppo sul personale”. Gates potrebbe non avere tutti i torti: Musk ha apertamente minacciato di presentarsi a casa del fondatore di Meta, Mark Zuckerberg, per battersi con lui, e ha avuto una discussione con un ex dipendente disabile di Twitter sul social media ora conosciuto come X.

Secondo un estratto della biografia di Isaacson condiviso con la CNBC,a proposito della sua offerta contro Tesla, Gates ha affermato che riteneva che l’offerta di veicoli elettrici avrebbe presto superato la domanda, e quindi avrebbe guadagnato scommettendo contro la società di Musk.

Per Musk, che ritiene Tesla uno dei punti di forza contro il cambiamento climatico, il fatto che Gates abbia scommesso contro un’azienda di veicoli elettrici pur essendo un sostenitore dell’ambiente è qualcosa di imperdonabile.

Isaacson, il cui libro sarà pubblicato il 12 settembre, ha scritto che Musk gli ha chiesto dopo l’incontro: “Come può qualcuno affermare di combattere il cambiamento climatico e poi fare qualcosa che riduce l’investimento complessivo nell’azienda che fa di più sul tema? È pura ipocrisia. “Perché fare soldi sul fallimento di un’azienda automobilistica che punta sull’energia sostenibile?“.

Un paio di settimane dopo l’incontro, Gates avrebbe mandato un messaggio a Musk per approfondire alcune proposte filantropiche. Musk ha chiesto a Gates se la sua posizione su Tesla fosse rimasta invariata, cosa che Gates ha confermato. 

Musk ha quindi interrotto la conversazione, sostenendo di non poter prendere sul serio il lavoro di Gates sul cambiamento climatico. Poi ha inviato un messaggio a Isaacson: “A questo punto, sono convinto che sia pazzo (e uno str***o ). Volevo davvero che mi piacesse”. Gates dal canto suo, si è limitato al massimo a dare a Musk del “meschino”.

Musk ha invece insultato Gates per qualsiasi cosa, dall’intelligenza all’aspetto fisico: l’anno scorso, all’incirca all’epoca di questa controversia, Musk ha twittato una foto di Gates paragonando la sua figura a quella di una donna incinta.

Né Musk, contattato passando per l’ufficio stampa di X, né Gates, contattato tramite la Bill and Melinda Gates Foundation, hanno risposto alla richiesta di un commento da parte di Fortune.

L’esagerazione su Marte 

Il resoconto dell’incontro di Isaacson mette in luce anche una serie di altri aspetti su cui i due non sono d’accordo. Mentre Gates avrebbe donato più di 50 mld di dollari del suo patrimonio attraverso la fondazione Bill e Melinda Gates, Isaacson scrive che Musk ha depositato 5,7 mld di dollari in un fondo di beneficenza per motivi fiscali.

La filantropia è una “ca**ata”. Musk avrebbe detto a Isaacson, aggiungendo che per ogni dollaro donato ci sono solo 20 centesimi che producono un impatto concreto.

Ma un’altra differenza importante, che Gates ha sottolineato in passato, è la fissazione di Musk di trasferirsi su Marte. Il fondatore di SpaceX ha una visione di lunga data finalizzata alla creazione di una città autosufficiente sul pianeta rosso, mentre Gates è più occupato a risolvere i problemi sulla Terra.

“Non sono uno di quelli fissati con Marte”, avrebbe detto Gates a Isaacson. “Ho lasciato che Musk mi spiegasse il suo pensiero, che è abbastanza bizzarro. Ritiene che se dovesse esserci una guerra nucleare sulla Terra, le persone inviate su Marte potrebbero tornare giù e ripopolare il nostro pianeta dopo che ci saremo uccisi a vicenda”. 

L’articolo originale è disponibile su Fortune.com 

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